Bluefield spiega che lo “stop&go” italiano potrebbe essere meglio del “boom and burst” spagnolo perché conferma l’Italia come mercato interessante per le rinnovabili. Bluefield guarda a sistemi di supporto pubblici, contando di partecipare al primo Macse con circa 100 MW.
Nel rapporto annuale sul nostro Paese, l’Unione europea evidenzia la necessità di un quadro legislativo più trasparente, investimenti in meccanismi di stoccaggio e del potenziamento delle reti di trasmissione per ridurre gli elevati prezzi dell’energia elettrica che “soffocano la competitività industriale”.
Haier Energy punta sull’integrazione tra sistemi fotovoltaici, accumulo e gestione smart dell’energia, anche in Europa.
Il progetto Pioneer è il più grande sistema di storage energetico che utilizza batterie second-life ibride in Italia. Nicola Rossi, head of Innovation Enel, ha spiegato a pv magazine Italia che si prevede possano durare “tra i 10 ai 15 anni”.
Alcuni ricercatori hanno simulato l’aggiunta di pannelli solari galleggianti all’Etzelwerk, una centrale idroelettrica a pompaggio ad anello aperto. Utilizzando il 10% del bacino superiore per i moduli, il team è riuscito ad aggiungere circa il 20% della produzione di energia.
“Il mercato sta maturando e le parti interessate apprezzano sempre di più gli impianti di accumulo flessibili e multi-servizio, in grado di rispondere a diversi eventi della rete, non solo alla regolazione della frequenza a breve termine”, ha detto Gabriele Buccini, Head of Utility Storage di Trina Solar, a pv magazine Italia.
Fimer aveva spiegato a pv magazine Italia che si aspetta di colmare il divario tecnologico con i principali concorrenti entro metà del 2026, quando lancerà anche soluzioni per il segmento utility-scale.
I ricercatori del Gestore dei servizi energetici (GSE), dell’Università La Sapienza, dell’Università dell’Aquila e dell’Università di Atene suggeriscono che le detrazioni al 70% per l’investimento in fotovoltaico e batterie sostengono il settore residenziale, senza compromettere la responsabilità fiscale.
Nonostante un fine settimana con il PUN a livelli bassi durante le ore centrali del giorno (e il prezzo giornaliero più basso dal 2020 registrato domenica), il mercato italiano è ancora una volta quello più caro, aumentando la distanza sugli altri principali mercati europei.
L’Unione Europea ha introdotto una legislazione secondaria nell’ambito della legge sull’industria a zero emissioni per sostenere la produzione di energia solare. Gli Stati membri dovranno attuare le nuove norme a partire dal 2026.
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