L’idrogeno prodotto da questo progetto su 11 ettari grazie a un elettrolizzatore da 5 MW e un impianto agriPV da 7 MW sarà utilizzato per decarbonizzare le flotte regionali di veicoli pesanti.
Ricercatori danesi hanno scoperto che l’utilizzo di una pompa di calore aria-acqua su larga scala nel teleriscaldamento solare può ridurre significativamente il costo livellato del calore. La configurazione di sistema proposta è stata simulata per un impianto di teleriscaldamento esistente in Danimarca ed è risultata in grado di migliorare la flessibilità del sistema in risposta ai prezzi dell’energia.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard ha suggerito che gli scenari sottovalutano i costi di stoccaggio e distribuzione. Nel frattempo, Kore ha dichiarato a pv magazine di voler raggiungere un LCOH tra 1 e 2 dollari.
Ricercatori spagnoli hanno creato un nuovo modello per stimare con precisione la produzione di olio e la generazione di energia in impianti agrivoltaici costruiti in oliveti a siepe. L’approccio proposto consente anche di generare equazioni matematiche che stimano l’influenza delle variabili di progetto del sistema.
Ricercatori cinesi hanno scoperto che le grandi centrali solari hanno un impatto positivo sull’ambiente ecologico delle aree desertiche. I test sono stati condotti in un parco solare da 1 GW situato nella provincia nord-orientale cinese del Qinghai.
“I dati forniti da IEA dovrebbero spingere i rappresentanti politici e le organizzazioni industriali a sostenere in modo convinto il fotovoltaico in Italia. Non farlo significa condannare il nostro Paese a una cronica mancanza di competitività”, ha commentato Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare.
Una nuova ricerca indiana dimostra che gli impianti fotovoltaici sui tetti possono avere conseguenze “indesiderate” sulle temperature degli ambienti urbani. Possono, ad esempio, abbassare le temperature notturne fino a 0,6°C.
Il produttore cinese di pannelli solari ha presentato un reclamo per i brevetti contro Runergy e Adani Green Energy.
pv magazine Italia ha chiesto a Letizia Magaldi di spiegare possibili sviluppi della tecnologia Mgtes, basata su moduli isolati pieni di sabbia che viene fluidizzata nelle fasi di carica di energia e durante le fasi di generazione del vapore.
I ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud sostengono di aver identificato nuovi meccanismi di degradazione dei contatti TOPCon influenzati in modo significativo dalla combinazione di ioni e di composizioni di pasta alluminio-argento. Il meccanismo di degradazione principale è un aumento significativo della resistenza in serie.
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