AIE: rinnovabili soddisferanno metà della domanda globale di elettricità al 2030

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L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE o IEA) afferma che le fonti rinnovabili soddisferanno quasi la metà della domanda globale di elettricità entro il 2030, con il solare che rappresenterà l’80% della crescita della capacità.

L’Agenzia guidata da Fatih Birol prevede infatti che, entro la fine del decennio, saranno aggiunti oltre 4.000 GW di nuovo solare in tutto il mondo, con il fotovoltaico a superare l’idroelettrico a livello globale verso la fine del decennio.

Il solare su scala industriale rappresenterà la maggior parte dell’espansione del solare al mondo al 2030, con il solare distribuito che rappresenterà quasi il 40% del nuovo solare. Il solare fotovoltaico distribuito diventerà però la principale tipologia entro il 2030 in Europa.

“La maggior parte (70%) dell’espansione è concentrata in soli sette Paesi, con in testa la Germania, seguita da Regno Unito, Italia, Turchia, Francia, Spagna e Paesi Bassi”, ha scritto l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE o IEA) nel rapporto Renewables 2024, parlando della capacità fotovoltaica complessiva, aggiungendo che il “solare fotovoltaico distribuito diventerà la più grande fonte di capacità rinnovabile entro il 2030, mentre la crescita dell’utility scale dipende dalle aste e dalle riforme del permetting”.

Dopo le aste competitive, il secondo maggiore stimolo alla crescita del fotovoltaico utility-scale è rappresentato dai PPA aziendali, che rappresentano quasi un quinto dell’espansione, soprattutto in Spagna, Italia, Polonia, Svezia, Germania, Francia, Regno Unito e Danimarca, aggiunge l’AIE.

“Il report di IEA è l’ulteriore prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il fotovoltaico è la tecnologia leader non solo tra le rinnovabili ma ormai si avvia a diventare la tecnologia di produzione energia più rilevante tra tutte le fonti, fossili incluse. I dati forniti da IEA dovrebbero spingere i rappresentanti politici e le organizzazioni industriali a sostenere in modo convinto il fotovoltaico in Italia. Non farlo significa condannare il nostro Paese a una cronica mancanza di competitività”, ha commentato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.

Minor entusiasmo per l’eolico e per le pompe di calore da parte dell’AIE. “Mentre le aste rimangono un problema in Italia e nei Paesi Bassi, in Spagna le aste sono ancora in pausa per motivi di riprogettazione e in Germania la capacità aggiudicata è ancora al di sotto dei volumi previsti”, ha scritto l’AIE parlando dell’eolico, aggiungendo che si sono invece osservate tendenze contrastanti nei mercati nazionali delle pompe di calore in Europa, con un aumento significativo delle vendite in Germania (+59%), Paesi Bassi (+43%) e Belgio (+72%), ma una forte contrazione in Italia (-44%), Finlandia (-42%) e Polonia (-39%).

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