L’imprenditore statunitense sostiene che una costellazione di satelliti alimentati da energia solare e dotati di intelligenza artificiale potrebbe regolare l’equilibrio energetico del pianeta e limitare il riscaldamento globale
DK Electronic Materials ha avviato la produzione in serie di pasta ad alto contenuto di rame, con linee di produzione su scala gigawatt che saranno operative entro il quarto trimestre.
Il team di ricerca ha sviluppato un nuovo strato tampone a sandwich che migliora il trasporto dei portatori e l’efficienza nelle celle solari tandem semitrasparenti in perovskite-silicio. I minimoduli che incorporano questo strato hanno raggiunto efficienze superiori al 26%, dimostrando al contempo scalabilità e stabilità a lungo termine.
“I terreni su cui sono situati gli impianti solari presenterebbero i valori più elevati di biodiversità vegetale, insieme a quelli di macchia sclerofila e bosco misto”, affermano nella loro ricerca l’Associazione Riserva della Biosfera Valle del Cabriel e altre entità ambientali.
“A livello complessivo si tratta di 90 euro ad abitante annualmente, per una famiglia di tre persone quindi 270 euro, ovvero quanto una famiglia di tre persone paga mediamente in quattro mesi”, ha detto Marco Carta, amministratore delegato di Agici, a pv magazine Italia.
La casa automobilistica giapponese ha annunciato che presenterà un prototipo di tetto solare fotovoltaico estensibile a bordo di una Nissan Sakura Kei in occasione di un prossimo evento dedicato al settore della mobilità in Giappone.
Al Modules and Material Worksop di Costanza, organizzato dalla società di ingegneria solare RCT Solutions e dall’ICS Konstanz, Peter Fath, CEO di RCT Solutions, ha dichiarato a pv magazine che un impianto europeo di assemblaggio di moduli da 1 GW che utilizza la stessa filiera delle controparti cinesi di primo livello potrebbe raggiungere costi di produzione dei moduli compresi tra 0,11 e 0,12 euro/W.
“Con la transizione energetica, stiamo andando a 70 km/h. Possiamo andare a 200 km/h. Deve solo essere sicuro per tutti. Ma le opportunità, anche per l’agrivoltaico, ci sono e sono sostanziose”, ha detto Antanas Karbauskas, funzionario della Commissione europea (DG Agri).
Un gruppo di ricercatori in Canada ha proposto di impiegare sistemi di accumulo energetico basati sulla gravità negli edifici a più piani, in combinazione con facciate fotovoltaiche, piccole turbine eoliche e batterie agli ioni di litio. Le loro simulazioni hanno indicato che questo sistema ibrido potrebbe raggiungere un costo livellato dell’energia compreso tra 0,051 e 0,111 dollari per kWh.
Ricercatori in Cina hanno sviluppato una tecnica di monitoraggio della polvere che si basa esclusivamente sulle risorse hardware già presenti negli inverter, senza richiedere sensori aggiuntivi o dati meteorologici. I test condotti su reali impianti fotovoltaici a tetto hanno dimostrato un’accuratezza superiore al 96%.
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