Un rapporto di SolarPower Europe e Fraunhofer ISE rileva che i moduli solari prodotti nell’UE costano 0,103 € (0,12 $)/W in più rispetto alle importazioni cinesi, ma politiche mirate potrebbero colmare il divario e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di produzione annuale di 30 GW fissato dall’UE per il 2030.
“La spinta arriva da strumenti come Fast Reserve, Capacity Market e, nei prossimi mesi, dal nuovo meccanismo MACSE, con cui Terna acquisirà capacità di accumulo per bilanciare la rete”, ha detto Anie.
Introdotte misura per evitare speculazioni da parte dei partecipanti, cambiate tempistiche e modalità di copertura dei costi del Piano di valutazione
Una nuova ricerca condotta nei Paesi Bassi ha dimostrato che le energie rinnovabili e lo stoccaggio a breve termine possono soddisfare circa il 92,5% della domanda di elettricità in Europa in scenari energetici futuri, mentre il restante 7,5% può essere soddisfatto dall’idrogeno verde. Gli scienziati hanno considerato l’Europa completamente autosufficiente, senza importazioni o esportazioni di energia o idrogeno, con ciascuno dei 37 paesi inclusi nel modello che presenta un tasso di autosufficienza di almeno l’80%.
Seri industrial ed Eni ambiscono a conquistare oltre il 10% del mercato europeo delle batterie stazionarie, creando un polo integrato tra Brindisi e Teverola.
La società prevede inoltre un piano di investimenti 2025-2029 da oltre 500 milioni di euro nel Paese
L’associazione, ascoltata dalla X Commissione Attività produttive della Camera e IX Commissione Industria del Senato, ha inoltre evidenziato la necessità di recepire pienamente i criteri Nzia (Net zero industry act).
Dalla disamina del quadro normativo si evince che le linee elettriche e le relative infrastrutture possono essere collocate lungo o in attraversamento delle strade pubbliche o ferrovie o altri immobili demaniali, solo previo il rilascio di una concessione dall’ente proprietario, con contestuale sottoscrizione di un atto di sottomissione che vincola il richiedente al rispetto delle prescrizioni e agli oneri di ripristino.
Maddalena Cerreto, lead expert Italy di Aurora Energy Research, ha spiegato a pv magazine Italia che il Macse è e sarà molto competitivo. “La pipeline autorizzata è di circa 40 GWh, considerando una durata media degli asset di 6 ore, pari a quattro volte il target nazionale previsto per la prima asta Macse”, ha detto Cerreto, aggiungendo che “chi non verrà selezionato nella prima asta potrà puntare sulle aste successive, dove si prevede una domanda più elevata”. Parliamo dei progetti in termini geografici e di prezzo, ma anche dei possibili rischi.
Il protocollo quinquennale rappresenta l’undicesimo siglato da Terna con le Regioni italiane sui temi della pianificazione energetica.
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