Tra i protagonisti del progetto che mira a ridurre la dipendenza dell’UE dalle materie prime critiche per la produzione di pannelli solari, ci sono ETA Florence e l’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia (NTNU). pv magazine Italia ha intervistato le due ricercatrici Maria Wallin e Katarina Jakovljevic.
I dati Eurelectric mostrano che, a marzo, il fotovoltaico ha rappresentano il 10% del mix elettrico europeo, facendo registrare un record storico a livello continentale. L’aumento del fotovoltaico però non porta a prezzi più bassi rispetto al marzo 2024 a causa dei fattori rialzisti sul lato gas.
La società norvegese intende partecipare alla prima asta MACSE, spiegando che “la mancanza di siti idonei dovrebbe garantire margini ragionevoli agli sviluppatori”.
Gli scienziati hanno collocato quattro pannelli fotovoltaici in una galleria del vento di 21 metri ed eseguito diversi test relativi agli angoli di inclinazione, all’altezza di montaggio, alla distanza e alla direzione del flusso in entrata. Il team ha scoperto che quando la distanza tra i pannelli supera il doppio dell’altezza del pannello, l’influenza reciproca sulla deposizione di polvere diventa trascurabile.
La capacità solare cumulativa installata in Cina ha raggiunto 886,66 GW alla fine del 2024, con 277,17 GW di nuove installazioni nell’anno appena concluso, con un aumento del 45,48% rispetto all’anno precedente. L’aumento ha superato le previsioni, stabilendo un nuovo record storico per le installazioni fotovoltaiche.
Dopo essere crollati ai minimi storici nel 2024, grazie alla riduzione dei costi dei metalli e alle economie di scala, i prezzi delle batterie agli ioni di litio dovrebbero entrare in un periodo di stabilizzazione.
La Norvegia ha installato 148,68 MW di energia fotovoltaica nel 2024 portando la sua capacità cumulativa oltre i 750 MW.
Un’analisi condotta dalla norvegese Over Easy Solar ha rilevato che i pannelli solari verticali su tetto superano i sistemi fotovoltaici convenzionali durante i mesi di neve. Secondo l’azienda, il rendimento energetico degli impianti verticali è stato fino al 30% superiore durante l’inverno in Norvegia.
Il BNEF prevede che l’idrogeno verde scenderà dall’attuale range di 3,74-11,70 dollari al chilogrammo a 1,60-5,09 dollari al chilogrammo nel 2050. Nel frattempo, Longi Hydrogen investe nella rivale norvegese HydrogenPro e Green Hydrogen Systems riesce a rimanere a galla fino a marzo 2025.
Mentre i prezzi sul mercato italiano crescono, diminuiscono in tutta Europa a causa dell’aumento della produzione eolica.
Presente sito utilizza I cookie per controllare anonimame il numero di visitatori. Per Maggiori Informazioni, Consultare La Nostra Política de Proteção de Dados.
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.