Il Mase ha pubblicato un documento contenente le risposte a 25 domande degli operatori: dalle modalità di individuazione dell’unità produttiva ai vincoli funzionali previsti per i sistemi di accumulo
Il Comune di Monastir (Cagliari) ha presentato lo studio di fattibilità per avviare la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (CER). Si parte da un’ipotesi di 158,4 kW da installare sulle coperture comunali, fino alla saturazione del potenziale locale, includendo ex cave bonificate e raggiungendo 4,2 MW.
Per il 2025 saranno finanziate le prime 1.290 con 20 milioni e le restanti, con scorrimento in graduatoria, saranno finanziate nel 2026 e nel 2027 per un totale di 90 milioni.
“L’impianto fotovoltaico denominato “Sardinia Solar Energy”, è dislocato nelle aree industriali di Sassari e Porto Torres, in Sardegna. L’impianto, già in produzione, è composto da circa 67 mila pannelli con struttura mobile”, hanno spiegato le parti a pv magazine Italia.
Gli investimenti dovranno essere riferiti alla nuova realizzazione o al potenziamento di impianti di potenza nominale compresa tra 10 kW e 1 MW
La governatrice dell’isola, Alessandra Todde, si scaglia contro il nuovo provvedimento entrato in vigore ieri: “il governo ha scelto la scorciatoia del decreto legge” e annuncia un possibile nuovo ricorso alla Corte Costituzionale.
Presso i siti del distributore all’ingrosso e al dettaglio di bevande, entro il 2026 EDP installerà oltre 5.100 pannelli. A pv magazine Italia i tecnici di EDP hanno spiegato i dettagli dell’orientamento sui tetti degli stabilimenti di Settimo Milanese, Modena, Osimo e Olbia.
La Spagna avvia due progetti solari nei penitenziari di Cadice e Siviglia, con sistemi di accumulo e oltre l’81% di autosufficienza energetica. Anche l’Italia investe nel solare nelle strutture detentive, tra impianti fotovoltaici, solare termico e iniziative di formazione per i detenuti.
L’impianto sul tetto dell’ufficio postale di Arzachena è solo l’ultimo del progetto messo in pista da Poste Italiane che prevede l’installazione di impianti con una potenza media di circa 50 kW, raggiungendo una potenza complessiva pari a circa 19 MW.
Per definire le colture degli impianti agriPV bisogna considerare la filiera, la logistica, la capacità di acquisire, valorizzare e distribuire il prodotto. Lo ha detto Marco Scarpelli, General Manager di Innovo Agri, a pv magazine Italia. “Gli esempi possono riguardare colture cui corrisponde grande volume di domanda, adatte agli altrettanto grandi estensioni dell’agrivoltaico. Penso ai cereali o l’olivicoltura, specie quella intensiva. Al contempo c’è grande interesse per acquirenti di prodotti che beneficiano più direttamente della sinergia col fotovoltaico, penso ai piccoli frutti, a colture che richiedono molto acqua e piante officinali. Tutte colture ad alto valore aggiunto, che però si abbinano a marcati più propriamente di nicchia”.
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