“I terreni su cui sono situati gli impianti solari presenterebbero i valori più elevati di biodiversità vegetale, insieme a quelli di macchia sclerofila e bosco misto”, affermano nella loro ricerca l’Associazione Riserva della Biosfera Valle del Cabriel e altre entità ambientali.
Attraverso un finanziamento da 46 milioni, certificato Green Loan Principles, il Gruppo Futura realizzerà in Italia un impianto agrivoltaico avanzato da circa 45 MW, integrato con un sistema di accumulo da 20 MW. A pv magazine Italia la portavoce dell’azienda ha spiegato che l’impianto sarà pronto a febbraio 2026.
Delle valutazioni di impatto ambientale (VIA) rilasciate dal Mase da lunedì a oggi, due riguardano progetti di joint venture Plenitude per 164 MW con BESS integrate per 26 MW complessivi
Engie Italia ha siglato con Apple un Power Purchase Agreement (PPA) a 15 anni che prevede anche la realizzazione di due nuovi impianti agrivoltaici nel Sud Italia, per una potenza complessiva di 88 MW. A pv magazine Italia un portavoce dell’azienda energtica ha spiegato che nelle fasi autorizzative si prevede di iniziare da una coltivazioni di foraggi.
Continuerà a essere considerata ammissibile agli aiuti della PAC l’intera superficie del terreno coltivabile o coltivato in modo permanente, a condizione che sia mantenuto il carattere prioritario dell’attività agricola
Il Tribunale abruzzese ha respinto il ricorso del Comune di Corropoli (TE) contro l’autorizzazione unica a favore di un impianto agrivoltaico chiarendo che una succesiva pubblicazione sul Bollettino ufficiale non modifica i termini di ricorso che decorrono dalla precedente comunicazione via PEC
Lunedì il ministero ha anche rilasciato una valutazione negativa per 76 MW di fotovoltaico
“Sono lieto della firma di questo importante accordo, che per DRI rappresenta un ulteriore passo nel consolidamento della nostra presenza nel mercato energetico italiano”, ha detto Murat Cinar, CEO di DRI.
Settembre si è concluso con 15 pareri favorevoli per 806 MW di potenza complessiva
Superfici e coperture di edifici, parcheggi, insediamenti produttivi esistenti o dismessi, discariche e cave cessate o abbandonate, spazi adiacenti alla rete autostradale e alle linee ferroviarie entro 300 metri, zone in cui ricadono impianti dedicati a comunità energetiche rinnovabili sono considerate aree idonee.
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