La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (05 aprile 2024).
La Regione Marche ha pubblicato nel bollettino ufficiale la legge regionale inerente l’identificazione delle aree idonee per impianti agrivoltaici che sono così ufficialmente in vigore dal 29 marzo.
L’accordo triennale, siglato tra la sede italiana della società danese e la Sezione Centro di Ricerca e Diffusione delle Energie Rinnovabili (CIRDER) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, è finalizzato ad un ampio programma di studi e collaborazione per progetti di energia rinnovabile, principalmente agrivoltaico, in Lazio e in Italia.
Tra i vincoli c’è anche il divieto di realizzare nuovi impianti fotovoltaici in aree di cave dismesse. Limitazione anche per impianti fotovoltaici galleggianti e la costruzione di nuovi elettrodotti e linee elettriche aeree di alta e media tensione
In Francia, su 2,5 ettari di agricoltura biologica, è installata una serra fotovoltaica da 2,27 MW che contribuisce a proteggere le albicocche dalle ondate di caldo e dalla proliferazione di malattie fungine.
L’Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile (AIAS) ha avviato un ambizioso percorso di definizione e sviluppo dell’agrivoltaico. L’associazione mira a creare un solido ecosistema di figure professionali per questo nuovo settore.
pv magazine Italia ha parlato con DVP Solar in merito ad uno dei suoi principali progetti fotovoltaici nel Sud Italia, in provincia di Potenza, che ha raggiunto la fase “Ready to build”. Si tratta di un impianto fotovoltaico inferiore ai 10 MW che avrà strutture alte 1,5 metri e saranno presenti diverse colture, attività di apicoltura e il pascolo di ovini.
Scienziati olandesi hanno sviluppato nuovi indicatori di cambiamento del paesaggio (LCI) per i progetti agrivoltaici. La nuova metodologia ha lo scopo di aiutare i politici e gli sviluppatori di progetti a mitigare l’impatto visivo e ambientale degli impianti fotovoltaici.
La mappatura completa delle aree agricole di pregio del territorio padovano ha lo scopo di “preservare dall’installazione non governata di impianti fotovoltaici a terra, garantendo invece una transizione energetica responsabile”. pv magazine Italia ha parlato con l’ufficio stampa della Provincia di Padova: “L’individuazione di tali zone non implica automaticamente l’esclusione dei fotovoltaici a terra. Si tratta piuttosto di un indicatore che consente alle autorità competenti di valutare attentamente le richieste di installazione degli impianti”.
Ricercatori svedesi hanno delineato una nuova metodologia per identificare le superfici adatte a progetti agrivoltaici nel loro Paese. Hanno scoperto che circa l’8,6% – circa 38.485 km2 – del territorio nazionale ha il potenziale per ospitare impianti fotovoltaici.
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