Famoso per la sua produzione di vini con vari brand, tra cui il popolarissimo Tavernello, il Gruppo Caviro ha inaugurato a Forlì il suo impianto agrivoltaico composto da 63 tracker monoassiali e 1.386 pannelli solari bifacciali su una superficie pari a 1,5 ettari. Si tratta di un impianto avanzato poichè oltre a produrre energia rinnovabile si occupa di proteggere le viti dai danni atmosferici.
La collaborazione tra Eaton e Insolight ha l’obiettivo di massimizzare i vantaggi offerti dall’agrivoltaico utilizzando sistemi di accumulo a batteria. In previsione, entro il 2026 c’è il lancio in tutta Europa di oltre 100 progetti che genereranno complessivamente più di 300 MW di energia rinnovabile, con 66 MW già in fase di sviluppo.
Alcuni ricercatori svedesi hanno misurato la resa dell’orzo in un impianto agrivoltaico verticale e hanno scoperto che, nonostante l’ombra creata dai moduli, la resa è paragonabile a quella delle condizioni di controllo in campo aperto se non leggermente superiore. La metodologia adottata può essere replicata per altri siti e colture.
Ricercatori spagnoli hanno creato un nuovo modello per stimare con precisione la produzione di olio e la generazione di energia in impianti agrivoltaici costruiti in oliveti a siepe. L’approccio proposto consente anche di generare equazioni matematiche che stimano l’influenza delle variabili di progetto del sistema.
Ora che l’impianto è entrato nel secondo anno di monitoraggio agronomico, le prime osservazioni sembrano indicare che la presenza delle siepi solari non altera il funzionamento del prato o il comportamento degli animali. Per consolidare questa conclusione è necessario un monitoraggio pluriennale, che sarà oggetto di una pubblicazione.
L’agrivoltaico rappresenta attualmente quasi la metà dei progetti sviluppati dall’italiana ERG in Francia. Con questa partnership l’azienda intende specializzarsi in vigneti e frutteti.
T.Werk ha sviluppato due nuovi sistemi di montaggio per l’agrivoltaico con array verticali e soluzioni per moduli montati in alto.
pv magazine Italia ha intervistato Neige Breant di Sun’Agri che, partecipando ad una vendemmia, ha confrontato un vitigno tradizionale ed uno ombreggiato dai pannelli fotovoltaici. Spoiler: i vitigni agrivoltaici hanno registrato un aumento delle rese dal 10 al 20%, con picchi del 50%. L’aspetto delle viti agrivoltaiche è migliore, così come le prestazioni e l’esperienza di degustazione del vino prodotto.
Ricercatori della Purdue University hanno studiato l’impatto dei sistemi fotovoltaici tradizionali e dell’agrivoltaico distribuiti nei campi di mais. I ricercatori hanno concluso che l’agrivoltaico potrebbe offrire una strategia valida per ridurre l’attuale compromesso tra produzione di energia, emissioni di gas serra, produzione di cibo e redditività delle aziende agricole.
È nato il Comitato Terre di Val di Cornia alla quale aderisce anche il Comune di Campiglia Marittima. pv magazine Italia ha intervistato la sindaca Alberta Ticciati che ha spiegato le ragioni della protesta contro 8 progetti tra fotovoltaico, agrivoltaico ed eolico. Ma è anche stato avviato un percorso per la realizzazione di una comunità energetica pubblica sul territorio.
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