Una nuova ricerca svizzera ha dimostrato che gli impianti fotovoltaici galleggianti in alta quota possono superare quelli in pianura o a terra in termini di rendimento energetico e sostenibilità. Gli scienziati hanno scoperto che il principale potenziale di riduzione dei materiali di questi impianti fotovoltaici galleggianti risiede nel sistema di montaggio che richiede molte risorse.
Dotato di pompe, il serbatoio centrale garantisce la mobilità e funge da zavorra, consentendo all’inseguitore Flotus di mantenere il suo funzionamento anche con raffiche di vento superiori a 100 km/h.
Un team di ricerca ha studiato i fattori che influenzano l’efficienza e la produzione di energia del fotovoltaico galleggiante e ha determinato l’inclinazione e l’altezza ottimali per ottenere temperature delle celle inferiori rispetto al fotovoltaico terrestre.
L’Onorevole Beatriz Colombo di Fratelli d’Italia ha depositato un’analisi dettagliata riguardo al progetto per la costruzione della centrale eolica offshore “Rimini”. “Dopo un’attenta valutazione, ho evidenziato la necessità di considerare tecnologie alternative e meno impattanti sul territorio, come quelle legate al fotovoltaico flottante, che si potrebbero armonizzare con l’ambiente riducendo l’invasività visiva”.
SolarPower Europe ha pubblicato le linee guida per il fotovoltaico galleggiante per offrire una panoramica del mercato europeo e del panorama globale, con consigli pratici per gli sviluppatori di progetti.
La terra è scarsa, ma l’acqua è abbondante nelle 700 isole dei Caraibi. Il professore di economia solare Christian Breyer spiega alla rivista pv che la composizione arcipelagica della regione non è uno svantaggio ma un vantaggio per la generazione di energia rinnovabile, con l’oceano che offre il potenziale per servire la dorsale fotovoltaica galleggiante offshore della zona.
Un gruppo di ricerca cino-statunitense ha creato un database spaziale aggiornato per identificare gli impianti fotovoltaici galleggianti in tutto il mondo. Il nuovo strumento utilizza immagini di Google Earth, immagini satellitari Sentinel e molteplici indici spettrali.
Ieri, ESI si è aggiudicata la gara per la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico flottante nella regione Molise, con un commessa che ha un valore di 2,6 milioni di euro. L’approvazione del progetto è prevista per novembre 2023, mentre i lavori inizieranno nel 2024.
Il fotovoltaico galleggiante si sta consolidando come segmento di crescita della domanda di fotovoltaico, grazie soprattutto alle politiche di sostegno e agli incentivi concessi dai governi di tutto il mondo. Una delle ragioni principali di questa spinta è la limitata disponibilità di terreno in molti mercati. Nonostante i prezzi più elevati delle apparecchiature rispetto agli impianti a terra, gli sviluppatori vedono l’opportunità di risparmiare sui costi del terreno e di O&M. La produzione può anche essere superiore del 30% rispetto a un impianto fotovoltaico a terra, a seconda del sito e della tecnologia utilizzata.
Grazie ad un investimento di 2,3 milioni, il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia realizzerà con un impianto fotovoltaico con pannelli collocati sul nuovo invaso di Zegla, costruito per contrastare la sofferenza idrica. La fine dei lavori è prevista entro il 2025.
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