Edison Rinnovabili ha confermato a pv magazine di aver presentato presso la Regione Umbria un progetto relativo ad un impianto fotovoltaico galleggiante della potenza di circa 10 MW destinato al territorio comunale di Narni.
Partiranno tra aprile e giugno 2023 i cantieri di Enel Green Power per la realizzazione di nuovi sistemi di accumulo a batterie BESS – Battery Energy Storage System – per una capacità totale di 1,6 GW.
A Ginestra (PZ) Selferg ha di recente ultimato un impianto fotovoltaico composto da 919 moduli, parte installati a terra e parte su una copertura. L’impianto soddisferà il fabbisogno interno di un opificio industriale.
Argo Tractors, che ha sede a Fabbrico (RE), ha installato sul suo tetto industriale 3.104 pannelli solari per una potenza di circa 1,6 MW.
Il governo francese ha annunciato il lancio di una gara d’appalto per 1,5 GW di impianti fotovoltaici a terra e un’altra gara d’appalto per 800 MW di capacità su tetto, al fine di compensare l’alto tasso di fallimento della terza tornata di gare d’appalto per impianti fotovoltaici di grandi dimensioni.
La società di Nuveen Infrastructure, tra le maggiori società di gestione al mondo che investono in energia pulita, è ora proprietaria di un portafoglio di impianti solari che saranno realizzati nel 2024.
L’impianto installato a Valdaro (MN), che si compone di 1.810 pannelli, si aggiunge a quello inaugurato pochi mesi fa sul tetto dell’altro stabilimento dell’azienda Sisma, a Bollate (MI).
Una sentenza del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di un’azienda agricola, stabilendo che le serre fotovoltaiche sono strutture fisse e ancorate al terreno che non rientrano nel regime di edilizia libera e, pertanto, necessitano di autorizzazione unica della regione o dalle province delegate.
Con questa nuova tecnologia di inseguimento solare i proprietari di impianti fotovoltaici possono modificare leggermente l’angolo dei loro pannelli solari ogni due settimane, in modo che siano sempre rivolti verso il sole. Possono spostare manualmente la struttura utilizzando un’asta telescopica.
Il gruppo di ricerca ha utilizzato una tecnica di rivestimento a lama per sviluppare una cella solare flessibile che non contiene dimetilsolfossido, un composto con bassi livelli di tossicità. I ricercatori hanno poi utilizzato la cella per fabbricare piccoli moduli solari con un’efficienza del 6,58%
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