I produttori europei, che dicono di dimostrare “concretamente di essere in grado di produrre, sviluppare, migliorare i processi industriali e innovare le tecnologie dei moduli fotovoltaici”, chiedono un aggiornamento del registro Enea per garantire una reale neutralità tecnologica, “evitando uno sbilanciamento verso una sola tecnologia, come l’eterogiunzione, e assicurando condizioni di concorrenza eque tra le diverse soluzioni industriali disponibili”.
L’impianto fotovoltaico da 9 MW sarà realizzato da Enel per Rummo presso lo stabilimento di Benevento. Basato su 15.000 moduli HJT prodotti da 3SUN a Catania e installati sia a terra che su coperture, l’impianto garantirà una quota tra il 65 e il 75% del fabbisogno di energia elettrica.
A Montemarciano (AN) l’impianto alimenterà una Comunità energetica rinnovabile (CER) promossa da Smart Energy Blockchain e realizzata con il partner tecnologico Senec Italia. Il payback stimato è pari a circa sei anni.
I tecnici di Xiber hanno spiegato a pv magazine Italia di aver installato sul tetto dello stabilimento emiliano di Box Tosi un impianto fotovoltaico da 424 kW composto da pannelli rivolti a sud su copertura a shed.
Durante un webinar organizzato da pv magazine Week Europe 2025, i relatori hanno previsto che la quota di mercato delle celle solari back contact (BC) raggiungerà quella del TOPCon verso la fine del decennio, prima che la tecnologia tandem inizi a diffondersi su larga scala all’inizio degli anni ’30.
Una parte integrante della facciata del 262 di Fifth Avenue, edificio progettato dallo studio Slce Architects, sarà coperta con vetro fotovoltaico prodotto dall’azienda spagnola Onyx. Nel progetto collabora anche l’azienda italiana Gualini, produttrice di facciate continue e telai metallici.
La scorsa settimana, l’amministratore fallimentare di GMB ha annunciato l’“inaspettato” fallimento di una soluzione di investimento, dopo che l’investitore interessato è stato costretto a ritirare il proprio impegno poiché, a quanto pare, non è riuscito a garantire il finanziamento necessario per l’acquisizione.
Il mercato fotovoltaico europeo è diviso sul significato e sui requisiti del “Made in EU” e le posizioni espresse a pv magazine Italia da Andrea Rovera di Italia Solare e Hector Rodriguez di SMA Italia ne sono uno specchio. Da un lato si vede il “Made in EU” come un’opportunità industriale da aprire anche ai grandi player globali che producono in Europa, mentre dall’altro è considerato un pilastro di sovranità che deve escludere chiunque sia sotto controllo extra-UE, anche se fabbrica nel continente.
L’azienda ha annunciato che validerà la tecnologia tandem perovskite-silicio ad efficienza del 28% sviluppata da Swift Solar in un progetto su scala utility.
La cittadina romagnola ha avviato il progetto “Montegridolfo Città Solare” per creare una Comunità energetica rinnovabile (CER), che si basa sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici. L’obiettivo del Comune è diventare “Città Solare 2035”.
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