Un gruppo di ricerca spagnolo ha realizzato quella che sostiene essere la cella solare a perovskite più efficiente al mondo tra quelle che utilizzano MXene o qualsiasi altro materiale bidimensionale (2D). Il dispositivo impiega uno strato intermedio di MXene che sopprime la ricombinazione non radiativa e migliora l’estrazione delle cariche all’interfaccia tra l’assorbitore di perovskite e lo strato di trasporto degli elettroni.
Dall’inizio del 2025, le nuove installazioni mondiali di sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS) collegati alla rete hanno raggiunto 156 GWh. Si prevede che oltre 153 GWh dovrebbero entrare in funzione entro la fine dell’anno, anche se ritardi e cancellazioni probabilmente ridurranno questa capacità complessiva.
I ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud (Unsw) hanno studiato l’impatto dell’irraggiamento elettronico sulle prestazioni delle celle solari Perc e TOPCon, identificando il degrado della vita utile del silicio di massa come la principale causa di perdita di potenza. Il loro lavoro evidenzia la necessità di aumentare la tolleranza alle radiazioni nelle celle solari al silicio commerciali per applicazioni spaziali.
Scienziati in Ghana hanno sviluppato un dispositivo che combina una tradizionale pentola a vapore alimentata da fotovoltaico con un sistema di accumulo di energia termica (TES) basato sulla sabbia. Il sistema può raggiungere un rendimento termico del 38,9% e presenta un tempo di ritorno dell’investimento di 4,5 anni.
Un gruppo di scienziati indiani ha sviluppato un nuovo metodo per ottimizzare il posizionamento di una stazione di ricarica EV sulla rete, insieme alla dimensione della generazione fotovoltaica e del sistema di accumulo a batteria. Hanno inoltre realizzato un modello per la gestione innovativa delle prenotazioni delle colonnine.
In un nuovo articolo scientifico, il produttore cinese di moduli fotovoltaici ha spiegato che la cella ibrida interdigitata a contatti posteriori da efficienza pari al 27,81% presentata ad aprile si basa su contatti tunnel passivati e strati di passivazione dielettrica, integrando al contempo contatti sia di tipo n che di tipo p.
Nell’ambito del progetto Symbiosyst, Engie Laborelec ha realizzato un dimostratore agrivoltaico (orticoltura irrigua) nella provincia di Barcellona. A pv magazine Italia James Macdonald ha spiegato i dettagli, tra cui l’elemento chiave della compatibilità meccanica tra reti di protezione e sistemi di inseguimento. Nel progetto sono coinvolti anche partner italiani: EF Solare, Eurac Research, Enea, ETA-Florence Renewable Energies, il Centro di Sperimentazione Laimburg e Südtiroler Bauernbund.
A Pisa prende vita il Centro di Competenza sulle pompe di calore elettriche, un’iniziativa di Enea ed Eurac Research insieme ad Assoclima, Aicarr e Centro Studi Galileo. A pv magazine Italia Assoclima spiega che l’obiettivo è promuovere formazione, supporto normativo e informazione per professionisti e utenti, valorizzando anche il legame strategico tra fotovoltaico e climatizzazione elettrica.
Uno studio di Ollum ha analizzato le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) per identificare le batterie con minore impatto climatico. Si è distinta Zucchetti Centro Sistemi con Azzurro HV ZBT (139,4 kg CO₂ eq/kWh) e le aziende cinesi Hefei Gotion e Sungrow.
L’impresa produce nei pressi di Lipsia moduli fotovoltaici flessibili destinati a veicoli commerciali e ricreativi. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Opes, oltre 15 clienti e partner provenienti da tutto il mondo hanno già aderito ai suoi prodotti.
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