Ricercatori indiani hanno confrontato le prestazioni di un sistema agrivoltaico con quelle di sistemi fotovoltaici su tetto monofacciali e bifacciali, scoprendo che l’impianto agrivoltaico ha un tempo di ammortamento più breve e un costo dell’energia livellato più basso. L’analisi delle prestazioni ha preso in considerazione la temperatura dei pannelli, la produzione di energia, il rapporto terra equivalente e l’affidabilità.
L’Australia si è confermata il quarto mercato mondiale per le batterie di utenza. I nuovi dati della società di ricerca Rystad Energy rivelano che quasi 3 GW/8 GWh di progetti di accumulo di energia a batteria sono stati avviati nei primi sette mesi del 2024.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (1 agosto 2024).
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana.
Puntata 10 di venerdì 2 agosto 2024
Il fondo di investimento KGAL ha acquisito una quota di maggioranza del capitale sociale di SEO Holding Srl, titolare di quattro progetti per la realizzazione di sistemi di accumulo BESS in Italia per una capacità di circa 1,1 GW.
pv magazine Italia ha intervistato Gionata Aldeghi, Manager & Industry Leader Renewables & Energy Efficiency Division di Hunters Group sul mercato del lavoro nel fotovoltaico. “Si parla di una crescita da 25.000 a 300.000 professionisti nel settore da qui al 2030. Coprire questo gap non sarà semplice, soprattutto perché in questo momento mancano professionisti e competenze”.
Bluenergy Group, intervistata da pv magazine Italia ha raccontato che si occuperà della realizzazione dell’impianto fotovoltaico dell’Istituto Mons. Francesco Tomadini, che mira a dimezzare gli attuali consumi energetici e massimare l’efficientamento energetico della struttura, su cui saranno installati 347 pannelli. Grazie all’impianto, l’Istituto farà parte della comunità energetica San Domenico.
Si tratta di 283 progetti rinnovabili per 28 GW, il 66% dei 428 che hanno iniziato l’iter, e il 70% dopo aver subito modifiche per soddisfare varie condizioni, soprattutto di natura ambientale.
L’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB) sostiene che il 2,2% del territorio totale dell’UE può ospitare tutti i progetti solari ed eolici necessari per eliminare gradualmente i combustibili fossili e l’energia nucleare, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2040. Il Rapporto mostra che la Germania e l’Italia devono far fronte a una relativa limitazione dei terreni.
Una nuova strategia di importazione dell’idrogeno dovrebbe preparare meglio la Germania all’aumento della domanda nel medio e lungo termine. I Paesi Bassi, nel frattempo, hanno visto il loro mercato dell’idrogeno crescere considerevolmente tra domanda e offerta tra ottobre e aprile.
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