La potenza connessa in Italia è cresciuta del 164% rispetto al 2021. È quanto emerge dalle elaborazioni di Italia Solare, secondo le quali al termine del 2022 sono stati raggiunti nel nostro Paese 25.048 MW di capacità fotovoltaica installata cumulativa, distribuita su 1.221.045 installazioni.
Il 33% di queste è da imputare a impianti fotovoltaici di taglia compresa tra 200 kW e 1 MW, pari a 8.270 MW. A seguire, con una quota del 20% ci sono gli impianti con potenze da 20 kW a 200 kW, per un totale di 5.057 MW. Hanno lo stesso peso in termini di capacità installata gli impianti inferiori a 12 kW, anche se a livello numerico sono i più diffusi e coprono il 44% della potenza totale connessa nel 2022, per un valore pari a 1,1 GW. Si tratta, in sostanza, del vero driver del mercato, da cui si evince la grande spinta del Superbonus.
I grandi impianti da 1 MW a 10 MW hanno una quota del 16%, pari a 3.942 MW, mentre le mega installazioni sopra i 10 MW e quelli tra i 12 kW e 20 kW registrano rispettivamente 1.479 MW, pari al 6% del totale e 1.351 MW, corrispondete al 5%.
Andando a fare uno zoom geografico, vediamo che le cinque regioni con la quota maggiore di nuova capacità totale sono la Lombardia con 3.149 MW, la Puglia con 3.063 MW, l’Emilia-Romagna con 2.512 MW e il Veneto con 2.484 MW mentre i fanalini di coda sia in termini di capacità installata totale che di numero di impianti sono Liguria, Molise e Valle d’Aosta.
«Per il 2023 è molto probabile che si verifichi un raddoppio rispetto al 2022, che ha portato con sé 2 GW, e che nel 2024 si assista ad un ulteriore raddoppio. Quindi stiamo parlando di 4 GW e 8 GW», ha recentemente dichiarato a pv magazine Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
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