Strategia fotovoltaica di Ravenna: cave, offshore, terreni agricoli e comunità energetiche

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La città di Ravenna sta promuovendo una strategia per l’energia fotovoltaica che usi tetti e parcheggi delle strutture pubbliche, ma anche terreni di proprietà del comune per la realizzazione di comunità energetiche e progetti agrovoltaici. Sta poi supportando la realizzazione del progetto d’iniziativa privata Agnes, da 600 MW di eolico e 100 MW di fotovoltaico offshore, promuovendo anche il fotovoltaico nelle ex cave.

“Ravenna è il secondo comune più grande d’Italia. Di spazio ne ha. Ma è anche un territorio ad altissima vocazione agricola. Per noi il floating è molto interessante, perché abbiamo tante cave già dismesse o in via dismissione. La provincia di Ravenna ha liberalizzato completamente la realizzazione di impianti flottanti sui bacini delle cave. È una norma entrata in vigore da poche settimane. Stiamo parlando di molte cave”, il sindaco Michele De Pascale ha detto a pv magazine Italia.

L’amministrazione comunale sta anche supportando un’iniziativa privata per un progetto di eolico offshore nel quale è prevista la sperimentazione di 100 MW di galleggiante offshore. De Pascale ha spiegato che il lavoro del Comune è stato quello di chiarire con il governo centrale in quale modo questo progetto possa avere accesso ad incentivi e meccanismi di supporto finanziario.

“Il flottante offshore era una categoria non prevista dalla FER 2. Ora c’è, ma ci sono difficoltà: le tariffe incentivanti sono le stesse per l’offshore e l’onshore, quando l’offshore ha comunque ben diversi costi”, ha detto De Pascale.

Il progetto, che si chiama Agnes, è ora al vaglio presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). Il progetto prevede pali per la produzione di energia eolica su oltre 12 miglia, un impianto fotovoltaico offshore e una centrale a terra per la produzione dell’idrogeno verde. Nel progetto è di recente entrata anche F2i.

“La tempistica dipende dal Mase. È un impianto molto semplice perché i fondali sono bassi. Se arrivassero le autorizzazioni in tempo debito, diciamo entro fine anno, il progetto sarebbe pronto nel biennio 2026/2027”, ha detto De Pascale.

L’amministrazione comunale è anche interessata a progetti agrovoltaici, sostenendo che il limite del 10% del terreno agricolo per impianti fotovoltaici è controproducente.

“Oggi non è consentito di fare fotovoltaico in più del 10% delle aree coltivate. L’agrovoltaico avrebbe senso su zone con scarso valore agricolo e si dovrebbe superare questa percentuale, mentre il fotovoltaico su campi ad alto valore non ha troppo senso”, ha dichiarato il sindaco, sostenendo che ora sia necessario definire delle regole semplici.

Aggiunge che molti cittadini rimangono scettici sulla possibilità di produrre energia in campi agricoli. Per questo è necessario procedere con progetti pilota che diano il buon esempio.

“Stiamo ragionando a realizzare un progetto su un’ex area agricola da 100 ettari di proprietà del Comune, dove un impianto fotovoltaico dovrebbe accompagnare gli impegni di rimboschimento”.

Il Comune vuole anche mettere a disposizione aree pubbliche per investimenti privati. Sta lavorando per esempio a un bando regionale per comunità energetiche su un’area comunale.

“Vogliamo anche dare terreni pubblici in concessione ai privati. Sappiamo che per raggiungere gli obiettivi di installazione, serve una riflessione anche sugli impianti a terra, altrimenti gli obiettivi sono irraggiungibili”.

La strategia fotovoltaica rientra in una più ampia strategia di elettrificazione, partendo dal porto.

“Da un paio d’anni abbiamo riattivato il terminal delle crociere. Stiamo pensando al cold ironing per le crociere. Stesso discorso per il parco mezzi del trasporto pubblico”, ha dichiarato il sindaco.

Il cold ironing è il processo di fornitura di energia elettrica da terra a una nave all’ormeggio mentre i motori principali e ausiliari sono spenti.

Chiaro quindi che il fabbisogno di energia elettrica di Ravenna sarà crescente e lo storage diventerà sempre più rilevante. Per questo il Comune sta supportando la produzione di idrogeno all’interno del progetto Agnes. Sta anche considerando come investire in batterie.

Ravenna è seconda nella recente classifica sulla diffusione del fotovoltaico del Sole 24 ore.

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