TAR Lombardia rimette extraprofitti FER a Corte di Giustizia UE

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Prima) ha formulato tre quesiti interpretativi per la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla tassazione temporanea della rendita inframarginale delle fonti rinnovabili. Nell’ordinanza depositata venerdì ha poi sospeso il giudizio fino alla decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Il Tribunale Lombardia ha pronunciato l’ordinanza in seguito al ricorso contro l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) proposto da Secab Società Cooperativa, società che gestisce impianti idroelettrici, difesa dagli avvocati Cesare Mainardis, Mario Nussi ed Aldo Travi.

“La decisione è positiva sotto diversi punti di vista. Ovviamente la decisione finale è rimessa alla Corte di Giustizia. Il fatto che il rinvio sia stato disposto dal TAR permette però di abbreviare i tempi del procedimento perché in caso di decisione della Corte di Giustizia si tratterebbe comunque di decisione definitiva per gli aspetti di competenza”, ha spiegato a pv magazine Italia Emilio Sani, avvocato e consigliere Italia Solare.

“Positivo è poi il riferimento inserito nell’ordinanza al fatto che si sia omesso di considerare che doveva essere lasciato un margine ragionevole rispetto al prezzo che gli operatori avrebbero potuto aspettarsi. In sostanza viene evidenziato che non si è di fronte a vizi di forma, ma il prezzo fissato sembra troppo basso al giudice che ha ordinato la rimessione”, ha aggiunto

La vicenda dei cosiddetti “extraprofitti” è una questione spinosa. Non sono mancati i ricorsi e i colpi di scena. A marzo, per esempio, il Consiglio di Stato ha annullato le sentenze con cui lo scorso novembre il Tar Lazio aveva dichiarato inammissibili una serie di ricorsi di società energetiche contro il provvedimento con cui l’Agenzia delle entrate aveva disciplinato la “tassa sugli extraprofitti” del settore energetico introdotta dal dal DL 21/2022.

La questione ha portato anche il Consiglio di Stato a pronunciarsi a gennaio contro il dispositivo con cui a dicembre il TAR Lombardia aveva bloccato i versamenti della “tassa sugli extraprofitti”.

L’intervento di emergenza dell’UE per far fronte ai prezzi elevati dell’energia, entrato in vigore a ottobre 2022, ha previsto un limite alle entrate di mercato per i generatori di elettricità a basso costo marginale, compresi i progetti fotovoltaici. L’intervento è stato poi introdotto in Italia dal governo guidato da Mario Draghi (art. 15bis del DL 4/22).

Questo intervento è stato previsto per il periodo compreso tra il primo dicembre 2022 e il 30 giugno 2023. Oltre alle misure per ridurre il consumo di elettricità e di gas e per proteggere le famiglie dall’impennata delle bollette energetiche, la legislazione ha stabilito infatti un limite di 180 euro/MWh per le entrate dei generatori inframarginali.

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