Batterie agli ioni di sodio, IDTechEx sottolinea leadership cinese, ramp-up quasi immediato

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Attualmente sono in funzione soprattutto impianti pilota e sono in fase di avvio alcune fabbriche più piccole, che producono solo pochi gigawattora (GWh) di batterie agli ioni di sodio all’anno, ma le capacità annunciate pubblicamente dai vari produttori di materie prime superano da sole i 100 GWh nei prossimi tre anni. Lo riporta la società britannica IDTechEx.

“Una volta conosciuti i processi di produzione, ci vogliono meno di due anni per costruire ulteriori capacità. Entro il 2025, se si troveranno investitori nel corso del 2023, si potrà costruire una capacità significativamente superiore a quella finanziata finora”, ha detto Shazan Siddiqi, analista tecnologico presso IDTechEx, giovedì.

Una prima accelerazione è attesa nel 2024.  IDTechEx prevede che entro il 2025 saranno installati circa 10 GWh di batterie agli ioni di sodio.

La produzione di batterie agli ioni di sodio non richiede quasi nessuna nuova tecnologia di impianto, ma solo materiali di partenza e parametri di produzione diversi, spiega la società con sede a Cambridge, Regno Unito, aggiungendo che la Cina sta assumendo nuovamente il ruolo di leader.

Siddiqi suggerisce che, per il periodo 2025-2033 si prevede un CAGR del 27%. “La crescita segue un tasso di crescita del mercato simile a quello delle batterie agli ioni di litio”. 

Secondo una ricerca IDTechEx, il costo medio delle celle per le batterie agli ioni di Na è di 87 dollari/kWh mentre, entro la fine del decennio, “il costo di produzione delle celle per batterie agli ioni di Na che utilizzano principalmente ferro e manganese si aggirerà probabilmente intorno ai 40 dollari/kWh, che sarebbero circa 50 dollari/kWh a livello di pacco”.

Siddiqi spiega che è probabile che le celle agli ioni di na-ione abbiano inizialmente un prezzo maggiorato, prevedendo comunque un calo del costo/prezzo nel breve termine. “Tuttavia, la riduzione dei costi a lungo termine diventa più difficile man mano che la tecnologia e la produzione diventano più consolidate e mature”.

La ricerca suggerisce una coesistenza delle batterie agli ioni di sodio e delle batterie agli ioni di litio. Queste ultime avranno priorità laddove la densità di energia volumetrica sia prioritaria, come nei veicoli elettrici.

“Per l’accumulo in rete, lo spazio occupato dai pacchi batteria non influisce sulla loro redditività commerciale e la priorità è il costo per kWh per ciclo. L’accumulo di energia a livello commerciale si basa sul controllo dei costi ed è qui che gli ioni di sodio possono potenzialmente dominare le altre chimiche”.

Secondo IDTechEx, le batterie al sodio, con velocità di ricarica più elevate e minore perdita di capacità alle basse temperature, potrebbero rappresentare un’alternativa “le auto elettriche con una cosiddetta autonomia standard, cioè con una capacità della batteria ridotta rispetto a modelli più costosi della stessa costruzione”.

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