Tinazzi a pv magazine: prima linea produttiva di batterie al litio di Energy sarà inaugurata in primavera

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Energy S.p.A. sta procedendo con i propri piani in Italia, puntando sulla collaborazione con altre aziende per entrare nel segmento delle CER e, soprattutto, sulla produzione di sistemi di accumulo nel Paese.

“Siamo nella fase di testing della linea produttiva e dei prodotti, fase necessaria per arrivare alla certificazione. C’è una parte burocratica che è al di fuori del nostro controllo. I test stanno andando bene”, ha detto Davide Tinazzi, amministratore delegato di Energy S.p.A., confermando che la prima linea produttiva di batterie al litio LFP sarà inaugurata in primavera.

Fino a fine 2024, la società fondata nel 2013 a Rovereto (Trento) userà le batterie prodotte per i propri progetti.

La società prevede la costruzione di un secondo stabilimento accanto alla sede di Energy S.p.A., a Sant’Angelo di Piove Sacco, in provincia di Padova. La seconda fabbrica produrrà anche per la vendita a società del mondo del fotovoltaico, in Italia e non solo.

“C’è molto interesse riguardo la prima linea di produzione che avrà una capacità produttiva di 0,8 GWh all’anno. A questa seguiranno 10 linee produzione che avranno una capacità di produzione 10 volte maggiore, fino a 8 GWh annui. Lo step due è infatti la Gigafactory vera e propria che stiamo realizzando di fianco al sito in inaugurazione e che sarà pronta entro la fine del 2025, per essere operativa nel 2026”, ha detto Tinazzi a pv magazine Italia durante il KEY di Rimini.

Alla domanda se un’eventuale diminuzione dei prezzi delle batterie similare all’andamento dei prezzi per i pannelli potrebbe influenzare la capacità produttiva di Energy S.p.A., Tinazzi non nasconde le complessità e spiega che l’andamento dei mercati potrebbe influenzare i volumi di produzione dei sistemi di accumulo e delle batterie, eventualmente anche l’avvio temporale delle linee, “in ogni caso previsto nel corso del 2026”.

“La capacità produttiva potrà essere adeguata in funzione della domanda. Ci aspettiamo comunque che la richiesta per le batterie made in Europe crescerà nei prossimi mesi, visto anche il quadro normativo. Mi aspetto che, mentre lavoreremo alla Gigafactory, venga superata la turbolenza di mercato in corso, con il raggiungimento di una fase matura basata sulla domanda e l’offerta,” ha detto Tinazzi.

Il manager spiega che l’aumentato interesse europeo dovrebbe derivare da due fattori. In primis gli installatori vorranno avere un unico interlocutore per semplificare il loro lavoro, dall’altro alcuni Paesi aumenteranno la richiesta di prodotti made in Europe per “la necessità di avere una gestione sicura del dato”.

Secondo Tinazzi la strada dei dazi non sarà quella percorsa dall’Unione europea. Auspica però delle misure di compensazione, in modo che i fondi pubblici coprano almeno una parte della differenza tra i prezzi dei prodotti europei e di quelli asiatici.

“Criteri di certificazione, tracciabilità e sostenibilità della produzione vengono chiaramente applicati ai produttori europei. È anche questa la ragione del differenziale di prezzo”, ha detto Tinazzi.

Energy S.p.A. riporta di assemblare batterie in modo automatizzato per rimanere competitiva, usando celle comprate in Cina.

“Tutti i sistemi di accumulo prevedono la possibilità di usare celle diverse in qualsiasi momento, anche da materiale riciclato. Questo però non vuol dire che ci aspettiamo che i rapporti tra Cina ed Europa deteriorino pesantemente, perché è nell’interesse degli operatori cinesi mantenere un rapporto con il mercato europeo.”

Energy S.p.A. si aspetta di utilizzare più di un terzo di materiale riciclato per le celle entro il 2028.

A febbraio, la società guidata da Tinazzi ha stretto una collaborazione con Higeco Energy, startup partecipata dal Gruppo Higeco e specializzata nel monitoraggio energetico per lindustria, finalizzata allo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Per quanto riguarda le CER, Tinazzi si aspetta che le piccole utility, che possono prevedere la domanda di elettricità da parte dei clienti nei successivi 5-10 minuti, abbiano i migliori modelli di business, nonostante un prevedibile aumento della concorrenza in questo segmento di mercato, dove società straniere potrebbero offrire servizi già collaudati.

“Higeco ha un’ottima piattaforma di controllo per i sistemi di accumulo. Il vantaggio competitivo di Energy è rendere disponibile una gestione dei sistemi di accumulo per far sì che i comandi impartiti siano compatibili con le funzionalità che il sistema deve dare sia alla comunità energetica che al singolo proprietario”, ha detto Tinazzi, riportando che il sistema di Energy permette di dare un feedback della disponibilità attuale dell’energia alle CER, bilanciando e ottimizzando così diversi interessi e necessità.

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