Il Centro comune di ricerca della Commissione europea o Joint Research Centre (JRC) ha valutato il potenziale degli impianti fotovoltaici verticali monofacciali e bifacciali installati lungo le strade e le ferrovie dell’Unione europea.
“Si tratta della prima indagine sistematica e paneuropea del potenziale fotovoltaico totale associato a strade e ferrovie, considerando diverse tecnologie e configurazioni”, hanno dichiarato gli scienziati, riferendosi alla novità del loro lavoro.
Per l’analisi delle strade, i ricercatori hanno utilizzato dati spaziali espliciti ad accesso libero, una rete stradale derivata dal progetto OpenStreetMap, un database geografico ad accesso libero gestito da una comunità di volontari e i dati autostradali dell’Unione Europea. Hanno identificato le autostrade, le strade principali e quelle adatte agli impianti fotovoltaici verticali, escludendo le strade secondarie e terziarie, nonché i tratti con gallerie, ponti e intersezioni.
Per quanto riguarda l’analisi ferroviaria, gli studiosi hanno utilizzato i dati del database di riferimento geografico della Commissione Europea (GISCO) e hanno scartato le linee della metropolitana, i nodi e le stazioni.
Hanno inoltre specificato che la loro analisi complessiva rifletteva la limitazione imposta dalla direzione della strada o della ferrovia in un determinato luogo per l’orientamento dell’impianto fotovoltaico. “Questo è stato a sua volta determinato dividendo l’infrastruttura di trasporto in segmenti di 500 metri di lunghezza e stimando la direzione media di ciascun segmento”, hanno sottolineato.
“L’orientamento della struttura FV corrispondente è stato definito come perpendicolare alla direzione del segmento sia in senso orario che antiorario”.
Gli scienziati hanno scoperto che l’infrastruttura di trasporto dell’UE può potenzialmente ospitare 403 GW di capacità fotovoltaica verticale, che corrisponderebbe a una produzione annua di energia di 391 TWh. Hanno anche scoperto che il potenziale energetico annuale per km di infrastruttura di trasporto dell’UE è di circa 0,65 GWh/km/anno per il fotovoltaico bifacciale.
“Cipro e la Lettonia si distinguono come i maggiori beneficiari potenziali in termini relativi, con il potenziale di coprire il 75% del loro attuale consumo di elettricità pro capite”, hanno osservato gli studiosi.
I risultati sono disponibili nello studio “European transport infrastructure as a solar photovoltaic energy hub“, pubblicato di recente su Renewable and Sustainable Energy Reviews.
Una recente ricerca condotta nei Paesi Bassi ha rivelato che gli impianti fotovoltaici verticali tendono a fornire guadagni di rendimento inaspettati rispetto agli array orizzontali e ha scoperto che le installazioni verticali hanno temperature di esercizio molto più basse. Gli scienziati hanno accertato che gli impianti verticali funzionano con una differenza di temperatura rispetto all’ambiente “quasi dimezzata”, il che si traduce in un rendimento energetico annuo superiore del 2,5%.
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