Mercato dell’usato impattato dai prezzi dei moduli nuovi, spiega SecondSol

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I prezzi dei pannelli solari stanno avendo un impatto sul mercato dei pannelli usati, dice SecondSol, market place e concessionario di pannelli, batterie e inverter, aggiungendo la domanda per prodotti datati, ma mai usati, è invece in crescita.

“I moduli fotovoltaici, gli inverter e le batterie mai usati sono attualmente i prodotti più richiesti. I prodotti mai usati sono seguiti dai pezzi di ricambio. La domanda di moduli usati è attualmente inferiore a causa del calo del prezzo dei moduli solari nuovi”, Stefan Wippich, AD e co-fondatore di SecondSol, ha detto a pv magazine Italia.

La società tedesca è una piattaforma con vocazione europea che permette agli utenti di pubblicare fino a 2 annunci in parallelo in modo gratuito, senza vincoli di prezzi. È anche un concessionario con un magazzino di 10.000 metri quadrati in Germania centrale, usato per lo più per i pezzi di ricambio. Si rivolge, come altre piattaforme simili, alla compravendita di prodotti con specifici usi, come il revamping e il repowering.

Secondo Wippich, però, dovrebbero avere un maggiore ruolo nella transizione energetica, nonostante le complessità.

“A mio parere, un buon modulo usato non è peggiore di un modulo nuovo. Per l’installazione sarà sicuramente necessario più materiale di montaggio. Ma credo che i programmi di incentivazione come il repowering siano un passo importante per utilizzare lo spazio in modo efficiente”, ha commentato Wippich. “Abbiamo però bisogno di regole per il commercio dei moduli usati e dobbiamo fermare l’esportazione di rifiuti fotovoltaici. Abbiamo anche bisogno di un riciclaggio efficace dei moduli difettosi in Europa. Vedo potenziale ovunque”.

 

Market place

 

Per quanto riguarda il market place, SecondSol ha soprattutto rivenditori in Polonia e Paesi Bassi, mentre la domanda maggiore di pezzi di ricambio proviene da Germania e Italia, dice Wippich.

“Gli O&M spagnoli richiedono molti inverter centrali e i loro componenti. Ci sono differenze anche tra gli utenti. Attualmente abbiamo oltre 60.000 utenti da tutta Europa, di cui circa 3.000 venditori. In Germania vediamo molti privati, mentre nel resto d’Europa ci sono più venditori commerciali,” ha aggiunto il co-fondatore della piattaforma tedesca.

In Italia, dove la società incontra anche la crescente concorrenza, tra cui quella del progetto italiano KeepTheSun della Energy Service Company COESA, SecondSol registra più acquisti che offerte. L’AD di SecondSol si dice sorpreso.

“Se più rivenditori e installatori rendessero visibili le scorte residue e i pezzi di ricambio, questo aiuterebbe il mercato italiano, ma anche altri mercati europei del fotovoltaico. Il nostro obiettivo è creare una comunità fotovoltaica che organizzi insieme l’argomento dei ricambi in Europa”.

I prodotti sono normalmente stoccati in magazzini di rivenditori, nei porti europei o in cantine private. SecondSol non gestisce la logistica di questi prodotti o il pagamento. Acquirenti e venditori si organizzano da soli.

“Siamo sempre piacevolmente sorpresi di quanto sia semplice e veloce il funzionamento, anche al di là dei confini nazionali”. Le diverse piattaforme si orientano infatti ai mercati europei, precedentemente coperti per lo più da gruppi su social media.

 

Secondo business di SecondSol: rivenditore

 

Per la linea di business orientata verso la vendita diretta dei prodotti, la società vende pezzi di ricambio nuovi o usati, pannelli nuovi o usati, ma solo batterie nuove. Si tratta normalmente di scorte di rivenditori e grossisti comprati da SecondSol.

Questi moduli sono di solito l’unico modo per riparare alcuni impianti perché i rivenditori e i produttori non sono più in grado di fornire parti di ricambio adeguate dopo un periodo di tempo relativamente breve a causa dei rapidi sviluppi tecnologici. I prezzi però risentono dei costi logistici e dei trend sui mercati globali di pannelli nuovi.

“Noi acquistiamo pezzi di ricambio specifici e di solito li conserviamo per diversi anni. Si tratta di un processo che richiede molto personale. Pertanto, i costi per i dipendenti, la catalogazione e lo stoccaggio sono relativamente alti anche prima della vendita, poiché di solito si tratta di moduli singoli o di pochi moduli in un lotto. Anche i prezzi dei moduli erano più alti qualche anno fa rispetto a quelli attuali”.

Da rimanere a vedere se questo sviluppo possa cambiare le considerazioni degli investitori e promuovere invece interventi di repowering, rispetto a interventi di revamping. È presumibile che l’outcome dipenderà non solo dai prezzi dei pannelli e dalle politiche commerciali, ma anche da altri fattori, tra cui le dinamiche geopolitiche e gli investimenti in reti elettriche.

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