Da ieri in vigore la direttiva Case Green dell’UE

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Mercoledì 8, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE, è entrata ufficialmente in vigore la direttiva sul rendimento energetico degli edifici, la cosiddetta direttiva Case Green. Gli Stati membri hanno ora 2 anni di tempo per recepire la legge nella legislazione nazionale, definendo i dettagli e le esenzioni.

Secondo le stime dell’associazione solare europea SolarPower Europe, l’attuazione dello standard fotovoltaico europeo per i tetti previsto dalla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD) potrebbe fornire energia solare a 56 milioni di famiglie.

L’analisi preliminare condotta dall’associazione suggerisce che la direttiva EPBD potrebbe portare all’installazione di 150-200 GW (DC) di energia solare sui tetti nei prossimi anni, ipotizzando che il 60% degli edifici pubblici sia idoneo e rientri nell’ambito di applicazione dello standard UE per l’energia solare sui tetti. All’inizio di quest’anno il Centro comune di ricerca dell’UE ha stimato un potenziale fotovoltaico su tetto di 560 GW.

Lo standard solare europeo per i tetti si applicherà ai nuovi edifici non residenziali e pubblici a partire dal 2027, agli edifici non residenziali esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti a partire dal 2028, ai nuovi edifici residenziali a partire dal 2030 e a tutti gli edifici pubblici esistenti idonei a partire dal 2031. Il Rooftop Solar Standard sbloccherà principalmente il potenziale dei tetti di grandi dimensioni, come quelli installati su uffici, edifici commerciali o parcheggi. Alcuni edifici, come quelli agricoli o storici, potrebbero essere esclusi.

La capacità solare totale sui tetti in Europa ha superato i 170 GW alla fine del 2023 e si prevede che crescerà fino a 355 GW entro la fine del 2027. Oltre alle installazioni solari obbligatorie previste dal Solar Standard, è probabile che aumenti anche la crescita dell’energia solare sui tetti delle abitazioni in quanto i cittadini cercano di proteggersi dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.

Secondo i dati dell’EU Market Outlook di SolarPower per il periodo 2023-2027, la capacità solare cumulativa nell’UE alla fine del 2023 era di:

  • Impianti residenziali per l’autoconsumo: 68,8 GW
  • Impianti per l’autoconsumo residenziale commerciale e industriale: 104,8 GW
  • Solare su larga scala: 89,7 GW

Gli edifici sono i maggiori consumatori di energia in Europa e rappresentano circa il 40% del consumo energetico dell’UE e più di un terzo delle emissioni di gas serra legate all’energia.

La domanda di elettricità nell’UE nel 2023 è stata di 2.697 TWh (dati Ember, 2024) e il Centro comune di ricerca della Commissione europea ha stimato che l’UE potrebbe installare 580 GW di tetti fotovoltaici che potrebbero generare 680 TWh all’anno (studio JRC, 2024).

SolarPower Europe stima che le attuali installazioni sui tetti coprano solo il 30% del potenziale dell’UE, lasciando inutilizzato il 70% della capacità dei tetti.

Per IRENA, il Solar Standard agisce come motore dell’occupazione locale, con un numero di lavoratori impiegati nell’industria solare da 2 a 7 volte superiore rispetto ad altri settori delle rinnovabili primarie.

Tuttavia, un recente rapporto di Climate Action Network Europe rileva che le installazioni solari residenziali sui tetti nell’UE sono cresciute del 54% rispetto all’anno precedente, ma avverte che la mancanza di capacità di rete e di strategie specifiche per lo sviluppo dell’energia solare sui tetti significa che gli Stati membri non stanno tenendo il passo con la domanda e il potenziale potrebbe andare perso.

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