Enlit in corso a Milano, competitività europea nella transizione energetica? “Dobbiamo ispirarci alla Cina”

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Dal 22 al 24 ottobre 2024 va in scena presso FieraMilano di Rho la tappa milanese di Enlit Europe, piattaforma globale che riunisce professionisti, esperti e innovatori per discutere e presentare novità, soluzioni e progetti legati al futuro dell’energia attraverso conferenze, stand espositivi e spazi di networking.

pv magazine Italia non poteva mancare questo appuntamento che ha lo scopo di connettere le industrie, ispirare l’azione e aiutare l’Europa a evolversi in un sistema energetico decarbonizzato e digitalizzato verso una concreta transizione energetica, oltre i confini e tra i settori.

Nel summit di apertura, tra le aziende che hanno portato la loro voce c’era anche Enel Group, attraverso Gianni Vittorio Armani, responsabile di Enel Grids and Innovability di Enel. “Ogni anno investiamo il 25% per portare nuova capacità nella rete e per offrire ai nostri clienti più alti livelli di servizio”. Parole che rispondono positivamente alla richiesta alle aziende energetiche di migliorare infrastrutture e competitività. “C’è una costante crescente domanda di elettricità affidabile e di espansione delle infrastrutture. Ciò che stiamo vivendo è molto più di una transizione, è una trasformazione”.

Armani ha portato l’attenzione anche su un aspetto da migliorare: la burocrazia, che “non è il principale vantaggio competitivo in Europa” a causa delle autorizzazioni e ai permessi che spesso ostacolano gli investimenti, quindi ‘innovazione e l’espansione delle infrastrutture. E’ dello stesso avviso Duarte Bello, amministratore delegato per l’Europa del Gruppo EDP. “L’accettazione sociale del cambiamento in ambito energetico deve essere accompagnata da un panorama normativo armonizzato: le regole devono favorire gli investimenti e l’innovazione per avere un accesso facile e senza barriere”.

Armani lo ribadisce, rimarcando quanto sia importante produrre energia in Europa, senza essere costretti a comprarla altrove. “Il settore energetico è il motore che sostiene l’intera economia europea. La competitività globale a lungo termine dell’Europa dipende da una solida strategia industriale, guidata dal settore energetico. Potenziando l’infrastruttura della rete e creando un quadro normativo adattabile ai mercati energetici in evoluzione, l’Europa è perfettamente pronta per un futuro energetico affidabile, solido e sostenibile”.

E in tema di regola e visioni comuni, tra gli interventi più carismatici, riportiamo quello di Greg Jackson, fondatore e CEO di Octopus Energy Group, che ha messo sotto la lente di ingrandimento le azioni della Cina in ambito energetico, che dovrebbero essere di ispirazione per i legislatori e gli stakeholder occidentali.

Il messaggio è chiaro: la Cina si sta muovendo a un ritmo senza precedenti, mentre l’Europa sembra rallentare. In tema di tecnologia pulita la Cina sta quindi aprendo la strada e l’Occidente deve imparare a correre al suo stesso ritmo.

Un dato shock: la Cina nel 2023 ha aggiunto il 59% del totale delle rinnovabili mondiali e ha commissionato una quantità di energia solare fotovoltaica pari a quella del mondo intero nel 2022.

“I progetti europei, che noi riteniamo già ambiziosi, sono davvero molto ridotti rispetto a quelli cinesi”, ha detto Jackson. In Cina le aziende spendono il 7-11% del fatturato totale in R&S e l’asticella in tema di energia rinnovabile è molto alta. Un esempio concreto: un’azienda come Huawei ha 30.000 dipendenti impegnati nel reparto di Ricerca e Sviluppo e il contributo di innovazione che porta sul mercato può davvero contribuire a cambiare i paradigmi nel settore dell’energia.

“Il prezzo dell’energia rinnovabile è in costante calo e quindi, soprattutto oggi, è da pazzi costruire un nuovo impianto a gas e usare la nostra atmosfera come una fogna. Le attuali tecnologie sono quelle necessarie per aprire la strada al futuro e, onestamente, non esiste un mondo in cui le energie rinnovabili non siano più economiche dei combustibili fossili”.

Riportiamo anche una scelta di forte impatto fatta dal numero uno di Octopus Energy: ha mostrato la foto di sui figlio di 7 anni e della sua nonna centenaria: “La transizione energetica permette a mia nonna di sapere che è in grado di pagarsi l’energia e consente a mio figlio di avere un futuro”.

Una importante riflessione ha interessato anche i veicoli elettrici: in Cina, oltre la metà dei nuovi veicoli in circolazione sono veicoli elettrici e, nel mondo, i veicoli elettrici nel prossimo decennio saranno l’asset più importante del sistema energetico. “Entro il prossimo biennio, i veicoli elettrici saranno più economici dei veicoli alimentati a combustibili fossili, proprio come i nuovi impianti eolici terrestri sono ormai sono più economici degli attuali impianti a gas”.

Altro tema chiave per la competitività europea, infine, è la sensibilizzazione dei consumatori, che “devono imparare a consumare meno e meglio”. Su questo, gli smart meter hanno un ruolo importante grazie al monitoraggio e al controllo a distanza del consumo energetico. “Si tratta di un sistema che si basa sui dati e che permette anche agli operatori di fare le scelte strategiche più efficaci funzionali”, ha spiegato Ana Lafuente, Networks Global Director di Iberdrola.

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