Uniper ha rinviato il suo obiettivo di investire 8 miliardi di euro (8,7 miliardi di dollari) nell’energia verde entro il 2030. L’azienda ha dichiarato a pv magazine che la decisione è dovuta a tre fattori. “Il leggero ritardo nell’investimento di 8 miliardi di euro rispetto all’agosto dello scorso anno non è dovuto solo al fatto che l’economia dell’idrogeno sta progredendo più lentamente del previsto”, ha dichiarato un portavoce. “Oltre a questo, i prezzi dell’energia sono scesi e si prevede che continueranno a farlo nei prossimi anni. E le condizioni del quadro normativo si sono sviluppate più lentamente del previsto. La questione principale è la strategia per le centrali elettriche del governo tedesco, per la quale sono stati compiuti buoni progressi, ma le consultazioni hanno richiesto più tempo di quanto avessimo previsto”.
Il Consiglio europeo ha dichiarato di sostenere la rapida attuazione del quadro giuridico esistente per l’idrogeno e lo sviluppo di interconnessioni per il trasporto e lo stoccaggio transfrontaliero collegando produttori e acquirenti. Il Consiglio si è detto d’accordo con una relazione speciale della Corte dei Conti e ha invitato la Commissione europea ad adottare misure che rafforzino la competitività dell’industria UE e garantiscano la sicurezza degli investimenti.
HydePoint e Norwegian Hydrogen hanno annunciato un accordo strategico per accelerare i progetti di idrogeno verde nei mercati near-shore e offshore. “La collaborazione mira ad accelerare lo sviluppo di progetti di idrogeno verde di medie dimensioni, da 10 MW a 40 MW, in banchina e vicino alla costa, concentrandosi sulla produzione di idrogeno su scala ridotta in un arco di tempo di due o tre anni e gettando le basi per progetti di idrogeno su larga scala, integrati con l’energia eolica in mare aperto, nella fase successiva”, hanno dichiarato le due società norvegesi.
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