Nel mese di marzo, i mercati energetici europei sono rimasti relativamente stabili, adottando un cauto atteggiamento di “attesa” in un panorama geopolitico volatile. Lo dice Andy Sommer, Team Leader Fundamental Analysis, Modelling & Meteorology presso Axpo, spiegando che le temperature miti e l’aumento della produzione di energia solare hanno provocato diversi casi di prezzi negativi in Europa.
Sommer sottolinea poi il ruolo del nucleare francese nella sicurezza energetica continentale, in un momento in cui, alla fine dell’inverno, lo stoccaggio di gas è sceso al livello più basso degli ultimi quattro anni. Si è attestato al 34% della piena capacità.
“In risposta all’aumento della produzione di energia rinnovabile, i produttori di energia elettrica distribuibile, compresi gli impianti idroelettrici e nucleari, hanno modificato in modo significativo la loro produzione per mitigare il rischio di prezzi negativi. Le centrali nucleari francesi, in particolare, hanno dimostrato una notevole capacità di modulazione, soprattutto nei periodi di forte produzione solare e bassa domanda, raggiungendo una flessibilità infragiornaliera di 12 GW. Inoltre, la produzione nucleare francese ha registrato un aumento del 7% su base annua nel primo trimestre, raggiungendo un massimo di sei anni grazie a una migliore disponibilità. Ciò ha rafforzato la sicurezza degli approvvigionamenti e ha limitato l’invio di centrali termiche e, in particolare, a gas, rallentando così l’esaurimento delle scorte di gas in Europa”, ha scritto Sommer nella sua nota mensile.
Sul fronte dell’offerta di gas, le consegne di GNL in Europa sono aumentate, superando i livelli degli anni precedenti. Questa significativa impennata è stata determinata principalmente da un aumento sostanziale dei carichi spot provenienti dalla Costa del Golfo degli Stati Uniti, dal rapido avvio dell’impianto statunitense di Plaquemines e dalla riduzione della domanda di GNL da parte della Cina.
“La situazione è esacerbata dalla necessità di effettuare consistenti esportazioni verso l’Ucraina, dove i livelli di stoccaggio del gas rimangono critici”, ha detto Sommer, sottolineando che l’UE sta lavorando al suo nuovo quadro normativo per lo stoccaggio del gas, il cui voto è previsto per la fine di aprile. Le nuove regole mirano ad alleviare parte della pressione rialzista sui prezzi estivi del gas e a trasferirla all’inverno successivo, riducendo così il differenziale di prezzo inverno-estate e migliorando i segnali di prezzo per le iniezioni di stoccaggio di gas.
Nel frattempo, il prezzo del gas sul primo mese è sceso di circa il 40% in meno di un mese, soprattutto a causa di una significativa liquidazione delle posizioni speculative lunghe. Questo ha migliorato la competitività del gas rispetto alle centrali elettriche a carbone.
Ma non mancano gli sviluppi geopolitici che continuano ad avere effetti sui mercati energetici europei. Si sono intensificate le preoccupazioni per la crescita economica globale a causa della guerra commerciale in corso e delle misure di ritorsione, mentre la guerra in Ucraina sembra dover durare più delle aspettative.
“Le discussioni sul cessate il fuoco che hanno coinvolto i rappresentanti di Ucraina, Stati Uniti e Russia sono state inferiori alle aspettative. I recenti sviluppi suggeriscono che un cessate il fuoco potrebbe non essere realizzabile a breve, riducendo la probabilità di riprendere i flussi di gas attraverso l’Ucraina per il resto dell’anno”, ha detto Sommer.
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