FuturaSun: pannelli da progetto Fenice in commercio non prima del 2027

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Il progetto Fenice di FuturaSun mira a creare una nuova fabbrica di produzione di moduli fotovoltaici in Italia, specializzata nelle tecnologie n-Type e xBC (Back Contact). La fabbrica dovrebbe produrre fino a 7,6 GW di moduli fotovoltaici nei primi dieci anni di attività. pv magazine Italia ha parlato con i responsabili del progetto in programma a Cittadella (PD).

pv magazine: Vorremmo iniziare il progetto in maniera concreta nel 2025″, avete detto. Quando dovrebbero iniziare i cantieri in Italia?

FuturaSun: La firma del grant agreement è avvenuta a inizio marzo 2025. Al momento, l’inizio del cantiere in Italia non è ancora stato definito con precisione, anche perché non dipende esclusivamente da noi. Tuttavia, la nostra volontà è di avviare concretamente i lavori entro la fine dell’anno

Avete detto che Transizione 5.0 è un traino per i vostri pannelli. Allo stesso tempo Meyer Burger è l’unica società, a oggi, a qualificarsi nella categoria C del registro Enea per l’accesso alle massime maggiorazioni secondo il programma Transizione 5.0. con moduli già disponibili. A partire da agosto 2025 saranno disponibili per la consegna ai clienti i pannelli di 3Sun iscritti al registro Enea alla lettera C. Vi aspettate di essere i prossimi?

Transizione 5.0 è uno strumento efficace per sostenere le vendite a breve termine dei nostri moduli fotovoltaici qualificati in categoria a). Sul piano industriale, Transizione 5.0 rappresenta un precedente rilevante per incentivare la ripresa della produzione europea, ma il suo effetto pratico resta limitato dai tempi stretti di applicazione. Per questo motivo, Transizione 5.0 non incide direttamente sul piano di sviluppo di Fenice, che ha una prospettiva strutturale e di lungo periodo.

Quando potreste iniziare a commercializzare i vostri pannelli made in Italy?

Realisticamente non prima del 2027.

Mi sembra di capire che la mattina del 10 febbraio si è tenuta l’assemblea generale del vostro progetto a Huai’an, nella provincia di Jiangsu, in cui è stato detto che la prima fase del progetto FuturaSun è stata completata. È corretto? In cosa consiste la prima fase?

Non c’è stata un’assemblea generale, ma per quanto riguarda Huai’an: la costruzione del primo dei due stabilimenti di celle previsti è stata completata, con una capacità produttiva potenziale di circa 6 GW. Le linee di produzione, basate su tecnologia TOPCon, sono nella fase finale di commissioning, quindi a breve potenzialmente operative. Al momento stiamo adottando un approccio flessibile all’avvio della produzione, calibrando i volumi in base all’effettiva evoluzione della domanda di mercato.

La nuova capacità produttiva è parte integrante della nostra strategia di integrazione verticale: ci permetterà di coprire in modo più efficiente il fabbisogno di celle per le nostre linee di assemblaggio moduli in Cina e, in futuro, in Italia, assicurando qualità e continuità di fornitura, e contemporaneamente di servire clienti esterni nel mercato delle celle ad alta efficienza.

Le prossime fasi?

Le prossime fasi si inseriscono in una prospettiva verticalizzata. Stiamo costruendo un ecosistema industriale che integra celle, moduli, inverter, sistemi di accumulo e soluzioni chiavi in mano, sia per il mercato residenziale che per quello industriale e utility scale.

Alessandro Barin, AD di FuturaSun, e il ministro delle Imprese Adolfo Urso

Immagine: FuturaSun

Dalle nostre sedi in Italia, passando per la Cina con la nostra capacità produttiva, stiamo disegnando una traiettoria che ci riporta in Europa e che si estende a livello globale. È una strategia che mira a rafforzare il nostro controllo sulla catena del valore, aumentando resilienza, efficienza e capacità di innovazione.

In Cina, abbiamo già avviato il nostro primo progetto utility scale da oltre 300 MW fase 1 di un’installazione di 1 GW, un’iniziativa che non solo ci consolida in uno dei mercati più dinamici del fotovoltaico mondiale, ma ci consente anche di entrare più direttamente in relazione con il tessuto imprenditoriale e istituzionale locale.

Parallelamente, proseguiamo l’attività di ricerca su nuove generazioni di materiali, tra cui celle tandem e soluzioni a base perovskite, valutandone il potenziale industriale per il medio-lungo termine. L’obiettivo è mantenere una roadmap tecnologica solida, capace di supportare l’incremento di efficienza dei nostri moduli e di anticipare l’evoluzione del mercato.

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