I mercati energetici europei hanno vissuto un tipico mese di maggio, caratterizzato da una domanda di energia contenuta e da una forte produzione da fonti rinnovabili. Questi fattori hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi spot dell’energia in tutto il continente, mentre le persistenti tensioni geopolitiche hanno continuato ad alimentare l’incertezza nel più ampio panorama energetico europeo. Lo ha detto Andy Sommer, team leader Fundamental analysis, modelling & meteorology presso Axpo.
“Diversi mercati dell’energia in Europa hanno attraversato periodi di eccesso di offerta, a causa di una domanda strutturalmente debole esacerbata da diverse festività e da temperature miti. Dal punto di vista dell’offerta, la robusta produzione solare e idroelettrica si è unita a una notevole ripresa della produzione eolica dopo diversi mesi di calo. Ciò ha contribuito a un calo significativo dei prezzi spot dell’energia elettrica e ha fatto registrare nuovi record di prezzi orari negativi in diversi mercati”, ha detto Axpo, parlando poi delle 17 ore consecutive di prezzi negativi nel Regno Unito e del caso della Penisola Iberica.
La Spagna ha visto infatti un terzo dei prezzi orari dell’energia elettrica scendere sotto lo zero, nonostante l’aumento del curtailment della produzione di energia solare.
“La situazione è stata ulteriormente aggravata dall’impossibilità della Spagna di esportare la produzione solare in eccesso verso il Portogallo, a causa di un processo di stabilizzazione in corso avviato dall’operatore del sistema di trasmissione portoghese, dopo l’episodio di blackout iberico di aprile. Le cause di questo evento rimangono in gran parte sconosciute nonostante le intense indagini, ma la gestione precauzionale della rete ha ulteriormente ampliato il differenziale di prezzo tra i due Paesi per il resto del periodo estivo. In questo contesto, e alla luce della recente estensione dei vincoli di esportazione ai confini orientali della Francia fino ad agosto, EDF ha modulato la produzione di diversi reattori nucleari durante i periodi di eccesso di offerta sul mercato. Questa mossa ha contribuito a far precipitare la disponibilità nucleare francese ai minimi di due anni”, ha scritto Sommer nella sua nota mensile.
Sul fronte dei combustibili, le interruzioni programmate nei giacimenti norvegesi e nei terminali di importazione di GNL in Francia e in Belgio hanno ridotto l’offerta, esacerbando l’aumento del deficit delle scorte di gas dell’UE accumulato durante lo scorso inverno. I livelli di stoccaggio sono comunque aumentati dal 40% al 49% durante maggio, anche grazie alla crescita della capacità di liquefazione degli Stati Uniti e a quella che Sommer chiama “persistente debolezza della domanda cinese”.
Secondo l’analista di Axpo, gli sviluppi dei negoziati tariffari tra Stati Uniti e Cina e tra Stati Uniti ed Europa rimarranno nei prossimi mesi una delle principali fonti di incertezza per tutti i mercati delle materie prime, mentre i mercati dell’energia elettrica monitoreranno attentamente le condizioni meteorologiche che determineranno i tempi e l’intensità della stagione di raffreddamento.

Immagine: AleaSoft Energy Forecasting
Guardando al futuro, AleaSoft Energy Forecasting sottolinea che prezzi stanno già iniziando a riprendersi con l’aumento delle temperature, l’incremento della domanda e la diminuzione della produzione di energia idroelettrica ed eolica.
“Si prevede quindi una tipica configurazione estiva sia nei prezzi di mercato che in quelli catturati dall’energia fotovoltaica. Inoltre, si prevede un aumento dei prezzi del gas, in quanto l’Europa sta lavorando per riempire i suoi depositi in vista del prossimo inverno”, ha scritto la società di consulenza spagnola.
Nella prima settimana di giugno, i prezzi medi nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei sono infatti aumentati rispetto alla settimana precedente.
Parlando del mercato iberico, AleaSoft sottolinea poi l’andamento dei prezzi di cattura: dopo tre mesi sopra i livelli del 2024, questi sono scesi a livelli mai visti a maggio. Sembrano destinati a continuare il trend anche nel mese in corso, sostenendo il ricorso e l’installazione di batterie.
“L’integrazione delle batterie nel sistema elettrico sta emergendo come una necessità strategica nel percorso verso un sistema elettrico prevalentemente rinnovabile. Tuttavia, la diffusione è ancora agli inizi. Attualmente, solo 23 MW sono installati, secondo i dati di Red Eléctrica. Tuttavia, l’interesse e il volume dei progetti in fase di sviluppo sono significativi: 12,8 GW hanno già i permessi di accesso e connessione e altri 17,1 GW sono in fase di elaborazione. Il NECP prevede 9,4 GW installati entro il 2030”, ha riportato AleaSoft.
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