L’European Solar Manufacturing Council (Esmc) ha accolto con favore la nuova dottrina sulla sicurezza economica della Commissione europea, “Rafforzare la sicurezza economica dell’UE”. Questa dottrina mira a ridurre le dipendenze strategiche da beni e servizi, attrarre investimenti sicuri nell’UE, sostenere settori industriali critici, proteggere i dati sensibili e salvaguardare le infrastrutture critiche dell’Europa.
La prima proposta è stata il piano ResourceEU, che prevede la creazione del Centro europeo per le materie prime critiche, la cui entrata in funzione è prevista per l’inizio del 2026. Questo organismo sarà responsabile della raccolta e dell’analisi delle informazioni di mercato, della valutazione dei rischi, dell’orientamento degli investimenti, del coordinamento degli acquisti congiunti e della gestione dello stoccaggio strategico dei minerali.
Il suo obiettivo è fornire informazioni e strumenti agli Stati membri e agli investitori per accelerare i progetti che garantiscono l’approvvigionamento di materie prime essenziali. Il piano prevede anche la mobilitazione di un importo fino a 3 miliardi di euro nel primo anno per sostenere iniziative in grado di fornire forniture alternative a breve termine.
L’Esmc afferma che, secondo questa nuova dottrina, gli investitori e le loro catene di fornitura sono ora inclusi nella valutazione del rischio per le infrastrutture critiche dell’UE. In questo contesto, gli inverter solari di fornitori cinesi sono identificati come una “dipendenza ad alto rischio”. I principali fattori di rischio includono l’elevata concentrazione di fornitori, il potenziale di manipolazione informatica e l’accesso ai dati operativi rilevanti per la rete elettrica.
L’Esmc apprezza in particolare l’intenzione della Commissione di “sostenere lo sviluppo di fornitori affidabili di sottocomponenti critici nell’UE e in paesi terzi affidabili, in modo che esistano alternative valide”. Questo approccio è considerato essenziale per ridurre le dipendenze strutturali e rafforzare la resilienza europea nel settore dell’energia pulita.
L’associazione propone la creazione di una whitelist europea di produttori di inverter ritenuti affidabili, basata su criteri di sicurezza informatica e di rischio legale. Chiede inoltre che gli Stati membri possano rifiutare la connessione alla rete di inverter di fornitori ad alto rischio. L’Esmc sostiene inoltre l’attuazione di programmi di sostegno ai sensi dell’articolo 28 del Net Zero Emission Industry Act (NZIA) per incentivare la selezione di inverter sicuri e chiede un’applicazione rigorosa del Regolamento sui sussidi esteri per contrastare le importazioni sovvenzionate che distorcono la concorrenza.
Inoltre, l’Esmc ha lanciato l'”Investor, Storage and Energy Management Systems Forum”. Tra i suoi membri fondatori figurano Enphase Energy, Fronius International, Ingeteam, Kostal, Power Electronics, SMA Solar Technology, SolarEdge, Tesvolt e Vector Energy.
Il Forum è aperto ai membri dell’Esmc e ai fornitori occidentali qualificati non membri e collaborerà con gestori di rete, autorità energetiche, enti di normazione e altre parti interessate. Il suo obiettivo è costruire un ecosistema resiliente, competitivo e sicuro dal punto di vista informatico di produttori occidentali di inverter, sistemi di accumulo e sistemi di gestione dell’energia.
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