Il 25,2% dell’energia utilizzata dall’UE nel 2024 era rinnovabile

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Tra il 2004 e il 2024, l’Unione Europea ha registrato una crescita molto significativa delle energie rinnovabili nel proprio sistema energetico, arrivando a quasi triplicare il loro peso nel consumo finale lordo di energia. La quota rinnovabile nel 2024 ha raggiunto il 25,2%, rispetto al 9,6% del 2004, con un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto al 2023. Tuttavia, l’Unione è ancora lontana dall’obiettivo fissato nella revisione della Direttiva (UE) 2023/2413, che porta il target vincolante per il 2030 al 42,5%, con un livello indicativo del 45%. Raggiungere questa soglia implica aumentare la quota rinnovabile di oltre 17 punti percentuali in soli sei anni.

Il grado di penetrazione delle rinnovabili varia in modo significativo tra gli Stati membri. La Svezia guida la classifica con il 62,8% del proprio consumo finale coperto da fonti rinnovabili, grazie soprattutto a biomassa solida, idroelettrico ed eolico. Seguono Finlandia (52,1%) e Danimarca (46,8%). All’estremo opposto si collocano Belgio, Lussemburgo e Irlanda, con quote inferiori al 17%. Alcuni Paesi hanno fatto ricorso a trasferimenti statistici per rispettare o rafforzare i propri obiettivi, attraverso accordi di cessione tra Stati membri dell’energia rinnovabile contabilizzata.

Nel caso specifico dell’Italia, il grafico mostra una quota di energia da fonti rinnovabili intorno al 20% del consumo finale lordo, quindi al di sotto della media UE del 25,2%. L’Italia si posiziona nella parte medio‑bassa della classifica europea: sopra Paesi come Belgio e Lussemburgo, ma dietro ai principali Stati del Nord e a diversi Paesi dell’Europa centrale e mediterranea. Questo dato evidenzia un percorso di crescita delle rinnovabili già avviato, ma ancora insufficiente rispetto al ritmo necessario per allinearsi agli obiettivi europei al 2030.

Nel settore elettrico, le rinnovabili hanno coperto nel 2024 il 47,5% del consumo lordo di elettricità nella UE, oltre due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. Questa crescita è dovuta soprattutto all’espansione dell’eolico e del solare. Eolico e idroelettrico hanno concentrato quasi due terzi della generazione rinnovabile, mentre il solare, con una quota del 23,4%, si è confermato la tecnologia in più rapida crescita, passando da 7,4 TWh nel 2008 a 304 TWh nel 2024. Austria, Svezia e Danimarca hanno superato il 75% di elettricità rinnovabile, mentre diversi Paesi del Nord e del Sud Europa – tra cui la Spagna, dove il 57,2% dell’elettricità prodotta nel 2024 è arrivata da fonti rinnovabili – hanno oltrepassato la soglia del 50%.

Nel riscaldamento e raffrescamento, le rinnovabili hanno rappresentato il 26,7% del consumo energetico nel 2024, trainate da biomassa, reti di teleriscaldamento rinnovabili e dalla diffusione delle pompe di calore. Nei trasporti, sebbene la quota rinnovabile sia salita all’11,2%, questo comparto rimane il più in ritardo rispetto all’obiettivo del 29% fissato per il 2030.

 

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