L’azienda israeliana concretizza il nuovo schema FER X con un parco fotovoltaico in Friuli-Venezia Giulia. L’operazione mostra come il CfD FER X, integrato da una quota di produzione in merchant, stia emergendo come struttura di riferimento per la bancabilità dei progetti utility scale di nuova generazione.
pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di cinque avvocati e un esperto sul Testo Unico FER. Saranno pubblicati una decina di articoli a riguardo. Questo è il primo, che riassume le principali novità introdotte dal decreto legislativo n. 178/2025.
Il fotovoltaico si conferma uno dei comparti più dinamici della transizione energetica; la crescita del settore apre la strada a numerose opportunità di impiego, dalle posizioni più tecniche a quelle manageriali. Qui una panoramica aggiornata delle offerte di lavoro più rilevanti attualmente disponibili.
Il Comune di Monastir (Cagliari) ha presentato lo studio di fattibilità per avviare la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (CER). Si parte da un’ipotesi di 158,4 kW da installare sulle coperture comunali, fino alla saturazione del potenziale locale, includendo ex cave bonificate e raggiungendo 4,2 MW.
Il progetto da 20 MW sarà realizzato a spese della multinazionale energetica
“In Italia, la chiarezza del permitting e la possibilità di ottenere connessioni e realizzare impianti BESS, sia standalone sia ibridati, possono rappresentare un punto di partenza interessante per gli operatori spagnoli presenti sul mercato. Le aziende che si internazionalizzano, secondo me, diventano più solide e competitive quando riescono a sfruttare le sfide e le esperienze acquisite nei diversi mercati in cui operano, utilizzandole per ottimizzare la propria attività anche in altri contesti”, ha detto a pv magazine Italia Pablo López de Rego Lage, country manager di Optimize Energy,
La presentazione della società di consulenza alla decima edizione del Forum di Italia Solare fa il punto sugli esiti del Fer X transitorio e ipotizza alcune conseguenze
“Gli interventi normativi avranno come effetto quello di incrementare il valore degli asset RTB che potranno beneficiare sia di diritti autorizzativi sia di connessioni sicure e non soggette all’incertezza dell’Open Season di Terna. La pipeline di GreenGo in tal senso è advanced stage ed è assai poco esposta al rischio di tali modifiche normative. Quello che è certo è che lo sviluppo, cosiddetto “early stage” è a rischio non trascurabile di deprezzamento. Stiamo verificando il ritorno di fiamma dell’agrivoltatici dove noi siamo tra i pionieri e abbiamo sviluppato metodiche e soluzioni di vera integrazione con l’attività agricola”, ha detto Giuseppe Mastropieri, AD di GreenGo, a pv magazine Italia.
La scorsa settimana, l’amministratore fallimentare di GMB ha annunciato l’“inaspettato” fallimento di una soluzione di investimento, dopo che l’investitore interessato è stato costretto a ritirare il proprio impegno poiché, a quanto pare, non è riuscito a garantire il finanziamento necessario per l’acquisizione.
Il gruppo diventa il primo operatore italiano nella produzione fotovoltaica con oltre 940 MW in esercizio nel Paese, mantenendo al contempo una capacità termoelettrica.
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