Interventi prioritari la realizzazione di 6.264 MW di nuova potenza rinnovabili previsti dal DM Aree idonee, 550 MW di batterie rientrate nel capacity market e opere infrastrutturali Terna.
Il rapporto tra l’art. 20 co. 8 lett. c-ter e lett. c-quater del d.lgs. 199/2021 alla luce della giurisprudenza amministrativa.
La società, tra le altre osservazioni, ha proposto di estendere alle opere di rete le semplificazioni previste per le rinnovabili, anche solo parzialmente ricadenti nelle zone di accelerazione
In questo articolo per pv magazine Italia, Giovanni Giustiniani, Senior Permitting & Environmental Consultant di Nexta Capital Partners, passa in rassegna quelle che percepisce come le principali novità normative del mese di ottobre.
“Come spesso accade, le principali preoccupazioni riguardano i tempi di autorizzazione degli impianti. Qualora questi eccedessero i 36 mesi a causa della lentezza delle procedure, le imprese energivore si troverebbero senza il beneficio dell’anticipazione e senza quello derivante dalla produzione del nuovo impianto (almeno quelle che decidessero di realizzarlo)”, ha detto Edoardo De Carlo, partner presso Nunziante Magrone, a pv magazine Italia. “Ragionevole pensare che non ci saranno significativi scostamenti rispetto alle tempistica annunciata”, ha aggiunto, riferendosi alle regole operative e agli schemi contrattuali per l’Energy Release che, in teoria, dovranno essere aggiornati entro 60 giorni.
Siemens Inntea e Sunnerg Group stanno realizzando, in provincia di Viterbo, un impianto fotovoltaico utility scale che utilizzerà quadri di media tensione senza SF6. Questa scelta getta luce sul regolamento europeo 2024/573 che, in vigore dal 1° gennaio 2026, vieterà l’uso di quello specifico tipo di gas.
Circa 300 MW in più rispetto a settembre, mese in cui il ministero ha rilasciato per il solare 15 valutazioni di impatto ambientale (VIA) positive per 806 MW di potenza complessiva
L’associazione, relativamente al fotovoltaico, ha chiesto di rendere tutte le aree idonee anche aree di accelerazione, ampliandone la disponibilità, e chiarire definizioni chiave come “fotovoltaico a terra” e “agrivoltaico”
L’Avviso si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione, incluse le reti di imprese con personalità giuridica, per progetti localizzati in aree industriali, produttive o artigianali di Comuni con più di cinquemila abitanti situati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le osservazioni chiedono anche di inserire la nuova disciplina sul “Diritto alla condivisione dell’energia” in un articolo autonomo e di esplicitare la compatibilità con l’accesso a strumenti di sostegno sull’energia, come il Fer X.
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