“Il quadro normativo in materia ambientale è in continua evoluzione e si sta via via delineando: per esempio prima del TU FER (che ha apportato modifiche anche al TU Ambiente) nessuna norma ambientale specifica era prevista con riferimento agli agrivoltaici che oggi invece rappresentano, come detto una specifica categoria distinta dal fotovoltaico”, ha spiegato Celeste Mellone, partner di Green Horse Advisory, a pv magazine Italia.
Al Modules and Material Worksop di Costanza, organizzato dalla società di ingegneria solare RCT Solutions e dall’ICS Konstanz, Peter Fath, CEO di RCT Solutions, ha dichiarato a pv magazine che un impianto europeo di assemblaggio di moduli da 1 GW che utilizza la stessa filiera delle controparti cinesi di primo livello potrebbe raggiungere costi di produzione dei moduli compresi tra 0,11 e 0,12 euro/W.
L’iniziativa si inserisce all’interno del Piano industriale al 2035 del gruppo, che prevede 497 milioni di euro di investimenti di cui circa il 60% destinato alla Brianza
“L’iperammortamento 2026 riguarda anche gli impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia elettrica per autoconsumo. La richiesta, però, è che i pannelli fotovoltaici dovranno essere prodotti negli Stati membri dell’Unione europea e ad elevata efficienza (almeno pari al 21,5%)”, ha spiegato Luca Perrone, titolare della piemontese STP Progetti, a pv magazine Italia, aggiungendo che “sia per gli impianti fotovoltaici che per i sistemi di accumulo non sono ancora definiti dei massimali di spesa per €/kW o €/kWh”. Sarà necessario attendere l’emanazione del decreto o chiarimenti futuri.
Attraverso un finanziamento da 46 milioni, certificato Green Loan Principles, il Gruppo Futura realizzerà in Italia un impianto agrivoltaico avanzato da circa 45 MW, integrato con un sistema di accumulo da 20 MW. A pv magazine Italia la portavoce dell’azienda ha spiegato che l’impianto sarà pronto a febbraio 2026.
Delle valutazioni di impatto ambientale (VIA) rilasciate dal Mase da lunedì a oggi, due riguardano progetti di joint venture Plenitude per 164 MW con BESS integrate per 26 MW complessivi
Dal report trimestrale diffuso da Italia Solare, elaborato su dati Gaudì Terna, emerge un rallentamento del fotovoltaico nei primi nove mesi del 2025: connessi 161.962 nuovi impianti per 4.078 MW, -29% in numero e -17% in potenza rispetto al 2024. Lombardia in testa per installazioni, seguita da Lazio e Veneto. Italia Solare chiede misure strutturali, tra cui la stabilizzazione della detrazione 50%, incentivi per gli accumuli e regole più semplici per le Comunità energetiche.
Aurora Energy Research conclude che le risorse rinnovabili italiane sono esposte a un rischio significativo in aree specifiche, in particolare nelle regioni meridionali.
Il paese sta installando rapidamente impianti fotovoltaici lungo le autostrade, sfruttando scarpate, gallerie e aree di servizio per produrre energia rinnovabile e ridurre le emissioni del settore dei trasporti.
Simone Fungipane, managing director di iGreen System, ha detto a pv magazine Italia che l’impianto di Land Impresa Agricola Sociale Srl è il primo impianto del primo bando agrivoltaico di questo genere: elevato su agrumi. L’impianto sarebbe stato costruito comunque, anche senza incentivi.
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