L’aggiornamento della mappa Econnextion di Terna sulle richieste di connessione riporta numerosi progetti in Sicilia, nel Lazio, in Puglia, in Sardegna e in Basilicata. La provincia di Viterbo è ancora la più ricca di impianti cantierabili.
È in corso la produzione elettrica del primo parco agrovoltaico su larga scala in Svezia, di proprietà e gestito da Svea Solar. È stato stipulato un contratto di acquisto di energia elettrica con un coltivatore locale per l’elettricità prodotta, mentre l’azienda agricola sotto i pannelli solari produrrà colza, erba (o leguminose) e grano a rotazione.
Alcuni ricercatori svedesi hanno misurato la resa dell’orzo in un impianto agrivoltaico verticale e hanno scoperto che, nonostante l’ombra creata dai moduli, la resa è paragonabile a quella delle condizioni di controllo in campo aperto se non leggermente superiore. La metodologia adottata può essere replicata per altri siti e colture.
“Nonostante il calo della produzione di energia fotovoltaica durante la settimana, venerdì 11 ottobre il mercato italiano ha registrato il record storico di produzione giornaliera di energia solare fotovoltaica per il mese di ottobre, 89 GWh”, ha spiegato AleaSoft Energy Forecasting.
Intesa San Paolo protagonista di entrambe le operazioni. Entro la fine del 2026 BNZ vuole sviluppare 1,7 GW di fotovoltaico tra Spagna, Italia e Portogallo, mentre GreenGo mira a 350 MW di progetti di transizione energetica.
Il più grande dei cinque progetti si trova in Sicilia e prevede un parco solare da 106 MW di potenza. Tra gli altri, due prevedono impianti di accumulo da, rispettivamente, 10 MW e 26 MW. A Grosseto, invece, sarà costruito un impianto agrivoltaico avanzato da 45 MW.
L’idrogeno prodotto da questo progetto su 11 ettari grazie a un elettrolizzatore da 5 MW e un impianto agriPV da 7 MW sarà utilizzato per decarbonizzare le flotte regionali di veicoli pesanti.
Aira è un’azienda svedese che ha fatto il suo ingresso nel mercato italiano circa un anno fa con l’obiettivo di decarbonizzare 1 milione di case italiane in dieci anni.
Daniele Iudicone, co-founder di Imc Holding, racconta a pv magazine Italia lo stato dell’arte delle comunità energetiche rinnovabili in Italia. Tra gli altri commenti, Iudicone ha definito il decreto CER è “uno strumento estremamente efficace”, che potrebbe essere ulteriormente migliorato bypassando il passaggio iniziale dal notaio.
Con effetto dal gennaio 2026, l’HTM “baseload” coprirà un volume continuo e costante di elettricità, abbinato a certificati di origine, tutti legati alla produzione dei parchi eolici e solari di TotalEnergies nelle regioni Grand Est, Hauts-de-France, Occitanie e Pays de la Loire.
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