Il nuovo impianto si svilupperà su un’area di circa 120 ettari e prevede l’installazione di circa 150.000 moduli bifacciali a inseguimento solare.
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana. Puntata 42 di venerdì 21 marzo 2025.
“Dal 50 al 70% di chi fa utility scale in Italia parla di agrivoltaico. Molti stanno lavorando alle richieste di connessione, alcuni stanno già installando i loro progetti”, ha detto a pv magazine Italia Davide Cazzulo, technical sales manager di PVCase.
Nel 2023 Parapet ha realizzato il primo progetto ibrido di energia rinnovabile della Romania, che combina 2.652 pannelli fotovoltaici installati vicino a tre turbine eoliche nei pressi del delta del Danubio. Con una capacità installata totale di 7,5 MW, l’impianto ibrido genera circa 24 GWh di elettricità all’anno. La società rumena spiega a pv magazine Italia che il mercato del Bel Paese è in ritardo, perché gli investitori non capiscono il business model e perché l’eolico in Italia non è vantaggioso come in altre geografie.
La Commissione europea ha comunicato oggi di aver avviato tre nuovi partenariati di cui uno interessa il fotovoltaico e prevede un investimento fino a 480 milioni di euro da qui al 2030.
Dal rapporto mensile di Terna sul sistema elettrico a febbraio 2025 emerge che la produzione fotovoltaica è cresciuta (+10,4%) rispetto a febbraio 2024, passando da 1.872 GWh a 2.067 GWh, nonostante la complessiva contrazione della produzione di energia da fonti rinnovabili (-13,4%). Nei primi due mesi dell’anno la capacità fotovoltaica in esercizio è aumentata di 811 MW.
La sedicesima e ultima procedura FER ha assegnato 457,6 MW a impianti da fonti rinnovabili di cui 305 MW sono di fotovoltaico. Il ribasso massimo è stato del 7,91% sulla tariffa di riferimento pari a 78,175 €/MWh, quindi la tariffa assegnata minima è di 71,99 €/MWh.
Secondo l’assessore all’Energia e allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, il sistema energetico futuro del Veneto farà leva su tre principali strategie attuative: l’aumento sostenibile delle rinnovabili, la diversificazione delle fonti e il contenimento dei consumi.
Jinko Power ha un hurdle rate in Italia di circa l’8%. A causa della diminuzione dei tassi d’interesse, Jinko Power potrebbe presto interessarsi anche a progetti più costosi, in un momento in cui la rinnovata attenzione per gli impianti fotovoltaici nel Bel Paese sta facendo aumentare i prezzi delle “autorizzazioni buone”. Per i progetti agrivoltaici avanzati la società cinese non vuole richiedere incentivi. Sta considerando poi impianti BESS e fotovoltaici in co-locazione in geografie come la Sicilia.
L’Abruzzo ha publicato il testo della legge sulle aree idonee che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della regione che potrebbe avvenire mercoledì prossimo.
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