Steffen Schülzchen, AD e fondatore di Entrix, ha detto a pv magazine Italia che l’interesse da parte degli investitori internazionali per il mercato BESS italiano è molto forte. Circa il 50% dei clienti in Germania sta considerando di entrare nel mercato BESS italiano.
I nuovi 22.245 nuovi impianti fotovoltaici attivati valgono meno potenza dei 18.988 di marzo (620,93 MW) suggerendo un aumento delle installazioni di piccola taglia.
pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di Sparq, che sottolinea come l’integrazione dei sistemi di accumulo BESS sia ormai una necessità strategica non solo per massimizzare l’autoconsumo, ma soprattutto per garantire la sicurezza dell’intero sistema elettrico nazionale, sempre più esposto al rischio di blackout.
Bluefiled spiega che lo “stop&go” italiano potrebbe essere meglio del “boom and burst” spagnolo perché conferma l’Italia come mercato interessante per le rinnovabili. Bluefiled guarda a sistemi di supporto pubblici, contando di partecipare al primo Macse con circa 100 MW.
Nel rapporto annuale sul nostro Paese, l’Unione europea evidenzia la necessità di un quadro legislativo più trasparente, investimenti in meccanismi di stoccaggio e del potenziamento delle reti di trasmissione per ridurre gli elevati prezzi dell’energia elettrica che “soffocano la competitività industriale”.
Haier Energy punta sull’integrazione tra sistemi fotovoltaici, accumulo e gestione smart dell’energia, anche in Europa.
Il progetto Pioneer è il più grande sistema di storage energetico che utilizza batterie second-life ibride in Italia. Nicola Rossi, head of Innovation Enel, ha spiegato a pv magazine Italia che si prevede possano durare “tra i 10 ai 15 anni”.
Alcuni ricercatori hanno simulato l’aggiunta di pannelli solari galleggianti all’Etzelwerk, una centrale idroelettrica a pompaggio ad anello aperto. Utilizzando il 10% del bacino superiore per i moduli, il team è riuscito ad aggiungere circa il 20% della produzione di energia.
“Il mercato sta maturando e le parti interessate apprezzano sempre di più gli impianti di accumulo flessibili e multi-servizio, in grado di rispondere a diversi eventi della rete, non solo alla regolazione della frequenza a breve termine”, ha detto Gabriele Buccini, Head of Utility Storage di Trina Solar, a pv magazine Italia.
Fimer aveva spiegato a pv magazine Italia che si aspetta di colmare il divario tecnologico con i principali concorrenti entro metà del 2026, quando lancerà anche soluzioni per il segmento utility-scale.