Il inistero delle Miniere e dell’Energia brasiliano sta corteggiando le aziende cinesi per la sua prima asta dedicata allo stoccaggio di energia tramite batterie, che dovrebbe migliorare la stabilità della rete e l’integrazione delle energie rinnovabili.
I contributi, a fondo perduto, vanno da un minimo di 20.000 a un massimo di 500.000 euro
Lo studio legale che ha seguito gli acquirenti spiega a pv magazine Italia che la transazione ha un valore compreso tra 10 e 20 milioni di euro, aggiungendo che l’acquisizione è stata conclusa indipendentemente dall’esito positivo dell’asta Macse.
Nel suo rapporto Energy Transition Outlook 2025 DNV prevede inoltre che, entro il 2060, la generazione solare distribuita supererà in alcune regioni del mondo gli impianti su scala industriale. Il costo livellato dell’elettricità (LCOE) del solare, dopo anni di forte calo, sta cominciando a stabilizzarsi e la riduzione annua dovrebbe scendere sotto l’1% negli anni ’50 del secolo.
L’Australia ha superato il Regno Unito, posizionandosi dietro a Cina e Stati Uniti per capacità di batterie a uso utility, con 14 GW/37 GWh di progetti in fase di chiusura finanziaria o prossimi a essa.
La batteria termica, installata per Prosur, ha una capacità di 2 MWh e una potenza di uscita di 0,5 MW e può sfruttare 688 MWh di energia solare in eccesso all’anno per sostituire il consumo di gas.
Secondo l’azienda, gli “innovativi moduli solari” non contengono silicio e hanno un’efficienza del 20%, generando energia ininterrottamente, anche a veicolo spento. Pesano solo 50 grammi al metro quadro e sono più sottili di un capello umano.
“Ad oggi dall’inizio del 2025 si sono verificate lato acquisto solo 10 ore di PUN Index GME nullo mentre lato produzione ad esempio in zona Sud abbiamo raggiunto 35 ore di prezzo zonale nullo. Per il 2026 mi aspetto che si supereranno un numero di eventi a 3 cifre. L’energia gratis fa scalpore ma quello che secondo me sarà interessante monitorare è la caduta del valore catturato dal fotovoltaico. La mia visione è che stiamo entrando in una fase del mercato in cui l’euro investito in PV, se esposto al rischio prezzo sarà sempre più difficile da ripagare senza BESS”, ha detto Valerio Covicchio, country manager di Whes, a pv magazine Italia.
La Spagna ha rivisto le proprie norme di accesso alla rete per favorire i sistemi di accumulo, garantendo ai progetti ibridi rinnovabili + storage la stessa priorità di dispacciamento e il pieno diritto ai ricavi derivanti dall’energia immagazzinata.
A pv magazine Italia , Romita del produttore Sparq ha parlato delle vision sul tema accumuli utility scale che portano con sè le Norme CEI 0-16 e CEI 0-21, insieme alla più recente delibera Arera 385/2025. Tra esse una maggiore integrazione tra controllo nazionale e architetture di accumulo distribuite.
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