Il decreto recepisce e integra le modifiche per evitare speculazioni da parte dei partecipanti
Nell’ambito del progetto Symbiosyst, Engie Laborelec ha realizzato un dimostratore agrivoltaico (orticoltura irrigua) nella provincia di Barcellona. A pv magazine Italia James Macdonald ha spiegato i dettagli, tra cui l’elemento chiave della compatibilità meccanica tra reti di protezione e sistemi di inseguimento. Nel progetto sono coinvolti anche partner italiani: EF Solare, Eurac Research, Enea, ETA-Florence Renewable Energies, il Centro di Sperimentazione Laimburg e Südtiroler Bauernbund.
L’azienda ha prodotto il suo primo prototipo di batteria agli ioni di sodio e, in collaborazione con l’istituto di ricerca spagnolo CIC energiGUNE, ha sviluppato prototipi di celle agli ioni di sodio che hanno mostrato “risultati molto promettenti”
Per definire le colture degli impianti agriPV bisogna considerare la filiera, la logistica, la capacità di acquisire, valorizzare e distribuire il prodotto. Lo ha detto Marco Scarpelli, General Manager di Innovo Agri, a pv magazine Italia. “Gli esempi possono riguardare colture cui corrisponde grande volume di domanda, adatte agli altrettanto grandi estensioni dell’agrivoltaico. Penso ai cereali o l’olivicoltura, specie quella intensiva. Al contempo c’è grande interesse per acquirenti di prodotti che beneficiano più direttamente della sinergia col fotovoltaico, penso ai piccoli frutti, a colture che richiedono molto acqua e piante officinali. Tutte colture ad alto valore aggiunto, che però si abbinano a marcati più propriamente di nicchia”.
Secondo lo studio “Scientific frontiers of agrivoltaic cropping systems” condotto anche da ricercatori italiani, i sistemi AV hanno il potenziale per arrivare a fornire ~66-385 PWh (petawattora) di elettricità all’anno su scala mondiale
L’imprenditore statunitense sostiene che una costellazione di satelliti alimentati da energia solare e dotati di intelligenza artificiale potrebbe regolare l’equilibrio energetico del pianeta e limitare il riscaldamento globale
DK Electronic Materials ha avviato la produzione in serie di pasta ad alto contenuto di rame, con linee di produzione su scala gigawatt che saranno operative entro il quarto trimestre.
Il team di ricerca ha sviluppato un nuovo strato tampone a sandwich che migliora il trasporto dei portatori e l’efficienza nelle celle solari tandem semitrasparenti in perovskite-silicio. I minimoduli che incorporano questo strato hanno raggiunto efficienze superiori al 26%, dimostrando al contempo scalabilità e stabilità a lungo termine.
“I terreni su cui sono situati gli impianti solari presenterebbero i valori più elevati di biodiversità vegetale, insieme a quelli di macchia sclerofila e bosco misto”, affermano nella loro ricerca l’Associazione Riserva della Biosfera Valle del Cabriel e altre entità ambientali.
“A livello complessivo si tratta di 90 euro ad abitante annualmente, per una famiglia di tre persone quindi 270 euro, ovvero quanto una famiglia di tre persone paga mediamente in quattro mesi”, ha detto Marco Carta, amministratore delegato di Agici, a pv magazine Italia.
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