Un’analisi condotta da Eon e dall’Università di Aquisgrana mostra la rapidità con cui le pompe di calore con e senza sistemi fotovoltaici e di accumulo si ripagano in diverse tipologie di abitazioni, anche rispetto al riscaldamento a gas. Una pompa di calore con fotovoltaico è solitamente più economica di quella senza. Il solare da balcone si ripaga solitamente in tre-sei anni. Un’indagine di accompagnamento mostra che la maggior parte delle persone sottovaluta la convenienza economica delle tecnologie energetiche rispettose del clima.
Un gruppo di ricerca internazionale ha cercato di costruire per la prima volta una cella solare di perovskite con l’aiuto di ChatGPT. L’esperimento ha aiutato gli scienziati a identificare una serie di materiali per la composizione della cella e i risultati sono stati celle con un’efficienza di conversione di potenza superiore rispetto a quella delle celle di riferimento costruite senza il materiale proposto dall’intelligenza artificiale.
Due progetti pilota stanno integrando il fotovoltaico nelle barriere antirumore, uno lungo una ferrovia vicino a Vilnius e l’altro lungo l’autostrada nazionale E5 che collega le città di Kaunas e Vilnius.
Il National Renewable Energy Laboratory statunitense ha rilevato un aumento della rottura spontanea del vetro dei pannelli solari. Il PV Module Index del Renewable Energy Test Center analizza questa e altre tendenze legate al vetro nella produzione di energia solare.
Alcuni scienziati spagnoli hanno sviluppato una mappatura delle immagini termiche su nuvole di punti dense e ad alta risoluzione che rappresentano lo stato e la geometria dei moduli fotovoltaici e l’identificazione automatica dei singoli pannelli solari nello spazio 3D. La metodologia proposta è risultata in grado di fornire un’accuratezza “eccezionalmente elevata”.
L’Istituto di ricerca SLF ha raccontato che di recente ha ultimato un’indagine sul Passo del Bernina su commissione di una società di progettazione di impianti fotovoltaici che proprio lì vuole costruire un parco solare. La misurazione della neve con i droni permette di individuare il terreno più adatto e spesso “pochi metri a sinistra o a destra fanno la differenza”.
Una nuova ricerca condotta in Germania dimostra che i consumatori potrebbero mostrare un’elevata disponibilità a pagare (WTP) per le mele prodotte in impianti fotovoltaici. La ricerca ha inoltre evidenziato che i consumatori considerano anche parametri quali l’agricoltura biologica, l’uso della plastica e l’origine, tra gli altri.
Enea e Nrel coordinano Gruppo d’Azione dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE o IEA). I risultati delle attività saranno pubblicati entro il 2025 nel dossier “Status quo e tendenze globali nell’agrivoltaico”, al quale si aggiungerà un report con le raccomandazioni e le iniziative future da intraprendere nel settore.
pv magazine Italia era presente all’inaugurazione del nuovo laboratorio dell’Istituto per le Energie Rinnovabili di Eurac Research, che ha sede presso il parco tecnologico NOI Techpark di Bolzano. Qui sarà possibile fabbricare prototipi di moduli fotovoltaici e determinarne l’affidabilità.
Un gruppo di ricerca composto da scienziati di 3Sun ha testato nuovi elettrodi di ossido di indio drogato con zirconio in moduli solari commerciali a eterogiunzione. Stando ai ricercatori, i nuovi elettrodi raggiungono le stesse prestazioni delle loro controparti basate sull’ossido di indio-stagno e aprono la strada a un minor consumo di indio nei prodotti a etero-giunzione.
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