Baud Resources, startup che opera nel settore delle tecnologie pulite, ha sviluppato un meccanismo di accumulo dell’energia per gravità che utilizza come carico utile materiali disponibili localmente come sabbia e rifiuti industriali. L’azienda sta costruendo un impianto pilota da 100 MWh che, secondo quanto riferito, offrirà un costo di stoccaggio livellato di circa 2,5 INR (0,03 $)/kWh.
Alcuni scienziati israeliani hanno testato tre diverse tecnologie fotovoltaiche per alimentare una serra che ospita 400 piantine di cetriolo. L’analisi ha rivelato che la copertura dei moduli fotovoltaici sul tetto della serra ha un impatto “trascurabile” sulla resa delle colture, ma hanno anche osservato che la trasmittanza spettrale della copertura della serra e la polvere accumulata possono influire negativamente sulle prestazioni dei moduli solari.
Il National Renewable Energy Laboratory ha sviluppato una bozza di progetto per rimuovere i polimeri dalla produzione dei pannelli solari per consentirne un riciclaggio più efficiente.
Un gruppo di ricerca internazionale ha proposto di utilizzare l’ossido di ferro e l’ossido di rame per ridurre la temperatura dei moduli fotovoltaici termici (PVT). L’analisi ha dimostrato che i due composti sono in grado di ridurre la temperatura di esercizio dei pannelli rispettivamente del 23,49% e del 34,58%.
Il produttore cinese ha dichiarato che il TÜV SUD tedesco ha confermato i risultati.
Un recente studio pubblicato su Energy Reports sottolinea le lacune di 12 software usati per pianificare le CER. pv magazine Italia ha parlato con uno dei tre autori per capire quali siano i rischi e quali fattori debbano ricevere maggiore attenzione.
Mentre i prezzi dei moduli solari continuano a scendere, il fondatore di pvXchange.com Martin Schachinger spiega come la pressione sui prezzi potrebbe aumentare nelle settimane e nei mesi a venire.
L’azienda tedesca Sinn Power intende costruire un impianto fotovoltaico galleggiante da 1,8 MW con moduli solari installati verticalmente. La costruzione dovrebbe iniziare quest’estate.
Il progetto pilota coprirà la carreggiata della strada H189 e avrà una potenza di quasi 14 MW. Il progetto sarà prima sottoposto a uno studio di fattibilità.
L’Agenzia spaziale europea (ESA) sta collaborando con i decisori politici, i fornitori di energia e le aziende spaziali nell’ambito dell’iniziativa Solaris per valutare la fattibilità dell’energia solare spaziale. La decisione sulla fattibilità del progetto è prevista per la fine del 2025.
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