Il decreto Masaf istituisce la misura Pnrr per finanziare impianti fotovoltaici su tetti di edifici produttivi nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. L’impianto tecnico è il medesimo del Parco Agrisolare 2.2, con contributi in conto capitale e una ripartizione mirata delle risorse, secondo quattro linee di intervento.
I produttori europei, che dicono di dimostrare “concretamente di essere in grado di produrre, sviluppare, migliorare i processi industriali e innovare le tecnologie dei moduli fotovoltaici”, chiedono un aggiornamento del registro Enea per garantire una reale neutralità tecnologica, “evitando uno sbilanciamento verso una sola tecnologia, come l’eterogiunzione, e assicurando condizioni di concorrenza eque tra le diverse soluzioni industriali disponibili”.
L’azienda italiana, pioniera nella produzione di argilla espansa, sta intraprendendo un percorso fotovoltaico che include un nuovo impianto da 587 kW installato su tre coperture del plant di Lentella (Chieti), che raggiunge il 98% di autoconsumo.
Le quattro FAQ aggiunte interessano la possibilità di cumulo con altre agevolazioni, l’eventualità di prevedere di un incremento dei fabbisogni energetici, il trasferimento dell’unità produttiva successivamente alla presentazione dell’istanza e, per il soggetto proponente, l’ammissibilità in caso di delocalizzazione nei due anni precedenti la partecipazione al bando.
Il Consiglio chiede inoltre che gli Stati membri possano rifiutare la connessione alla rete di inverter provenienti da fornitori ad alto rischio, e ha avviato il “Forum degli Inverter, dello Stoccaggio e dei Sistemi di Gestione dell’Energia”.
Uno studio dell’Università di Firenze analizza un impianto agrivoltaico di 1 ettaro a Sesto Fiorentino progettato per rispettare le linee guida italiane sugli impianti “avanzati”, valutando in dettaglio ombreggiamento, rese colturali e ritorni economici. pv magazine Italia ha intervistato uno dei ricercatori, che evidenzia come l’agrivoltaico a patata in Italia centrale può ridurre moderatamente la resa agricola, ma aumentare l’efficienza d’uso del suolo, mantenendo una redditività interessante soprattutto dove il terreno è oggi abbandonato.
pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di cinque avvocati e un esperto sul Testo Unico FER. Saranno pubblicati una decina di articoli a riguardo. Questo l’undicesimo sul fotovoltaico flottante.
Il PD chiede chiarimenti sulle modifiche al disegno di legge di bilancio che impattano sul decreto-legge in esame
“Di fatto questo consegna un monopolio a 3Sun, dato che nessun produttore è iscritto alla lettera b) e 3Sun è l’unica impresa attiva iscritta alla lettera c), dato che Meyer Burger non produce più in UE”, ha riferito una fonte a pv magazine Italia che chiede di non essere menzionata, aggiungendo che la decisione mette in difficoltà tutti gli altri produttori europei di moduli FV con sede in Italia e in Europa. “Questo maxiemendamento repentino del Governo è un evidente segnale che penalizza il 90% delle imprese iscritte nel registro, di cui oltre il 50% italiane”, ha poi spiegato Andrea Rovera, consigliere Italia Solare.
Le modifiche interessano “ulteriori chiarimenti in merito a requisiti e obblighi dei soggetti destinatari della misura”
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