“Si configurano due regimi: per i procedimenti in corso alla data del 30 dicembre 2024, l’articolo 20 del D.Lgs. n. 199/2021 continua a trovare applicazione e i progetti localizzati nelle aree c-ter e c-quater possono ancora ritenersi in area idonea. I procedimenti avviati dopo l’entrata in vigore del TU FER, invece, saranno soggetti al nuovo regime introdotto dal D.L. Aree Idonee e si dovrà, pertanto, verificare se l’area prescelta per realizzare l’impianto ricada nel nuovo elenco oppure sia stata esclusa”, ha detto a pv magazine Italia Feliciano Palladino, fondatore e managing director di NexAmm.
Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) dice che si farà parte attiva nel ricercare ulteriori risorse per le CER che non beneficeranno dei fondi PNRR, sia attraverso l’eventuale rifinanziamento della misura, sia tramite il ricorso ad altri piani di investimento nazionali o europei. Rimane che la priorità del Governo è non perdere fondi europei e installare una certa capacità attraverso le CER, non sostenere lo sviluppo del settore.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 novembre il decreto legislativo n. 178/2025
Ieri, Sungrow ha presentato al mercato europeo la nuova soluzione PowerKeeper, nuova generazione di sistemi ibridi destinati al mercato C&I. pv magazine Italia era presente all’evento che si è tenuto presso Villa Erba a Cernobbio e ha intervistato il Country Manager Italy Massimo Bracchi e Alessandro Soragna, Senior Distribution Account Manager. Tra gli obiettivi c’è l’installazione di 1 GW di sistemi di accumulo in Italia nel solo 2026.
L’azienda ha annunciato che validerà la tecnologia tandem perovskite-silicio ad efficienza del 28% sviluppata da Swift Solar in un progetto su scala utility.
Il fotovoltaico si conferma uno dei comparti più dinamici della transizione energetica; la crescita del settore apre la strada a numerose opportunità di impiego, dalle posizioni più tecniche a quelle manageriali. Qui una panoramica aggiornata delle offerte di lavoro più rilevanti attualmente disponibili.
Sotto i riflettori del convegno Aias, che si è tenuto oggi a Roma, lo studio “L’agrivoltaico crea valore condiviso con il territorio” realizzato da Althesys Strategic Consultants ha messo in evidenza le dinamiche che vivrà il settore agrivoltaico nel prossimo futuro, con un notevole aumento della tipologia “elevata”.
“È essenziale spiegare come sia possibile che oltre 1,4 miliardi siano stati improvvisamente esclusi dal perimetro delle CER”, ha detto Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
Al convegno Aias di Roma, ora in corso, Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR del Mase, annuncia la soluzione negoziata con Bruxelles: un fondo dedicato consentirà ai 747 progetti selezionati di completare il percorso pur senza estendere le scadenze del Piano.
“Le Regioni vengono così private di strumenti per il governo del territorio nell’installazione di grandi impianti agrivoltaici”, ha detto l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Umbria, Thomas De Luca, aggiungendo che solo il 4% dell’Umbria sarebbe individuabile come area idonea per l’installazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili ai sensi del DL 175/2025.
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