L’Oxford Institute for Energy Studies afferma che affrontare le perdite di idrogeno lungo la catena di approvvigionamento è fondamentale per rendere l’idrogeno un vettore energetico sostenibile. L’Italia, intanto, ha presentato la sua strategia nazionale per l’idrogeno, concentrandosi sul suo ruolo nel Mediterraneo.
Mentre i costi dei sistemi di accumulo di energia a batteria crollano, la volatilità dei prezzi dell’energia accorcia i tempi di ammortamento delle soluzioni di accumulo. Questo cambiamento, guidato dall’aumento delle fonti rinnovabili intermittenti e dalle continue innovazioni nella produzione di batterie, segna un momento cruciale per i mercati energetici di tutto il mondo.
Legambiente ha presentato oggi un rapporto in cui valuta l’iter di definizione della legge per le aree idonee di alcune Regioni italiane. Inoltre, ha pubblicato un elenco di 12 proposte operative per la definizione delle aree idonee di cui 7 interessano il fotovoltaico.
E3/DC ha dichiarato che una batteria residenziale integrata con un modulo LG Energy Solution ha recentemente preso fuoco a Werne, in Germania, inducendo l’azienda a sostituire i moduli batteria in 77 case come precauzione. La causa dell’incendio è ancora oggetto di indagine.
Il produttore giapponese ha dichiarato che le sue nuove pompe di calore hanno un coefficiente di temperatura fino a 3,4 e taglie che vanno da 16 kW a 70 kW. La nuova soluzione è particolarmente adatta per ospedali, hotel ed edifici residenziali.
Veronica Pitea, presidente di Aceper (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili), ha spiegato a pv magazine Italia che le batterie dovrebbero essere l’elemento “trainante per le PMI italiane nel loro percorso verso la transizione green”.
Il TAR di Cagliari ha annullato il provvedimento con cui l’amministrazione comunale ha, in virtù della moratoria sarda, rigettato l’istanza per un progetto di impianto agrivoltaico.
Il Giappone ha assegnato 56,4 MW di capacità fotovoltaica nel suo ultimo esercizio di approvvigionamento. L’offerta più bassa è stata di 7,5 JPY ($0,049 o €0,047)/kWh, mentre il prezzo medio finale è stato di 8,17 JPY/kWh.
Prezzi in diminuzione in Europa, tranne che nei Paesi nordici (da 30 a 55 €/MWh) e in Italia (da 133 a 136 €/MWh). Il mercato italiano è, ancora una volta, il più caro. Secondo la società di consulenza spagnola, il divario rispetto al secondo mercato più caro, quello britannico, sale al 24%.
Prosiel spiega gli asset cruciali per collegare la modernizzazione degli impianti elettrici alle opportunità offerte dalle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico. Ecco una serie di iniziative per colmare il gap normativo e migliorare la consapevolezza dei cittadini.
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