Mentre i prezzi sono saliti a ottobre rispetto al mese precedente nei principali mercati europei, non è invece successo in Italia.
Società svizzera compra progetti FV di Quenea in Francia.
“Il progetto prevede il recupero di un’ex cava di estrazione di argilla attualmente in disuso, in linea con le linee guida del governo per la promozione di parchi fotovoltaici su questo tipo di terreni”, ha detto Plenitude.
“I progetti effettivi sul campo, una volta che le linee guida e i disegni dei progetti saranno pronti, richiederanno da un anno a 18 mesi per essere pronti per la costruzione e il funzionamento”, ha detto Chris Hegadorn, fondatore di C4SA, a pv magazine Italia.
pv magazine Italia a Enlit Europe ha intervistato la coordinatrice del progetto che ha l’obiettivo di utilizzare la tecnologia I-CAES per raggiungere un’efficienza di andata e ritorno superiore al 70%. Il prototipo realizzato utilizza aria compressa e acqua, eliminando la necessità di litio per la tecnologia di accumulo.
L’idrogeno prodotto da questo progetto su 11 ettari grazie a un elettrolizzatore da 5 MW e un impianto agriPV da 7 MW sarà utilizzato per decarbonizzare le flotte regionali di veicoli pesanti.
Con effetto dal gennaio 2026, l’HTM “baseload” coprirà un volume continuo e costante di elettricità, abbinato a certificati di origine, tutti legati alla produzione dei parchi eolici e solari di TotalEnergies nelle regioni Grand Est, Hauts-de-France, Occitanie e Pays de la Loire.
Uno degli argomenti del sindacato era che la legge APER, negando l’impatto degli impianti fotovoltaici sulla biodiversità, violava la Carta dell’Ambiente, sollevando un problema di costituzionalità. Da parte sua, il Consiglio di Stato ha stabilito che gli impianti solari “agrocompatibili” non hanno un impatto duraturo sulle funzioni ecologiche dei suoli e che, essendo reversibili, non danneggiano le generazioni future.
La società energetica francese ha ottenuto un prestito verde da un pool di finanziatori composto da banche pubbliche, tra cui la Banca Mondiale, e da creditori privati. L’obiettivo è sviluppare le sue attività, in particolare in Polonia e in Sudafrica.
Ora che l’impianto è entrato nel secondo anno di monitoraggio agronomico, le prime osservazioni sembrano indicare che la presenza delle siepi solari non altera il funzionamento del prato o il comportamento degli animali. Per consolidare questa conclusione è necessario un monitoraggio pluriennale, che sarà oggetto di una pubblicazione.
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