Pubblicati anche un avviso di Autostrade per l’Italia a Roma e un altro della Regione Sardegna per fotovoltaico in area industriale dismessa.
pv magazine Italia ha intervistato Filippo Bovera, docente al Politecnico di Milano e presidente della CER che, nata nell’ottobre del 2024, oggi conta due impianti fotovoltaici attivi per un totale di 175 kW e prevede di arrivare a 4 MW entro fine 2026. Ad oggi sono circa 200 le pre-adesioni, per la maggior parte da cittadini.
Via positiva anche per un impianto da 177,77 MW in provincia di Catania. Due nuovi pareri positivi per progetti in Sardegna. Solo 4 su 15 i pareri negativi.
Quando il terreno è particolarmente difficile, ad esempio per forti pendenze o dispersione dei lotti, il ruolo degli inseguitori è ancora più cruciale. Lo ha spiegato a pv magazine Italia Netanel Hansel di Solargik, impegnata in due progetti da 14 MW totali nella provincia di Potenza
Il mercato italiano è l’unico a scendere, ma rimane sopra soglia 100€/MWh, rimanendo il più caro in Europa. Seguono poi mercato N2EX del Regno Unito e il mercato tedesco con 94,55 €/MWh e 77,31 €/MWh.
La Regione Lombardia stima investimenti privati per 11-12 miliardi di euro entro il 2030, spiegando che l’iniziativa vuole diminuire i prezzi dell’energia, anche in considerazione del passaggio da prezzo nazionale a prezzo zonale. Il 40% dei 12 GW sarà fotovoltaico, il 60% agrivoltaico. Due commi fanno riferimento ai comuni, spiega l’assessore Massimo Sertori, rispondendo a una domanda di pv magazine Italia.
Il fotovoltaico alpino ha visto ad oggi uno sviluppo limitato in Italia. La vicina Svizzera, invece, ha già avviato una serie di progetti solari ad alta quota grazie anche a un sistema di incentivi. Sebbene tali installazioni offrano una serie di vantaggi tecnici, soprattutto durante la stagione invernale, la loro realizzazione deve affrontare diversi ostacoli, primo tra tutti le resistenze delle comunità locali.
Dalla convivenza tra agricoltura ed energia solare a Polesella al fotovoltaico in grid parity di Minerbio: il CEO Gianluca Miccoli racconta a pv magazine Italia i progetti di Aiem sviluppati in Veneto ed Emilia-Romagna.
La diminuzione dei prezzi delle ultime settimane ha diminuito l’entusiasmo per l’Energy Release. Rimane che, nonostante il calo dei forward abbia diminuito lo sconto medio sul triennio, questo si aggira comunque poco sotto i 10 €/MWh. Si tratta di introiti risk-free fino a dicembre non immaginati, spiega Michele Soldavini di Alens a pv magazine Italia, confermando che l’Energy Release rimane uno strumento importante.
Secondo Germana Cassar di DLA Piper gli operatori potranno far ricorso a diversi produttori che condividano lo stesso punto di connessione anche nell’ambito dello strumento dell’Energy Release, risolvendo “un nodo interpretativo importante”.
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