pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di Sparq, che sottolinea come l’integrazione dei sistemi di accumulo BESS sia ormai una necessità strategica non solo per massimizzare l’autoconsumo, ma soprattutto per garantire la sicurezza dell’intero sistema elettrico nazionale, sempre più esposto al rischio di blackout.
Nel resto dei mercati analizzati, i prezzi variavano da 28,00 €/MWh nel mercato francese a 61,93 €/MWh nel mercato tedesco. Nel mentre, il 30 maggio, l’Italia ha raggiunto il massimo storico di produzione di energia solare fotovoltaica con 156 GWh.
Ricercatori svedesi e italiani hanno analizzato l’economia dei sistemi fotovoltaici monoassiali, verticali e sopraelevati per applicazioni agrivoltaiche, scoprendo che i sistemi agrivoltaici sopraelevati possono funzionare meglio quanto più sono installati a sud. Sono stati calcolati e confrontati anche il periodo di ammortamento scontato e il costo livellato dell’elettricità.
Durante Intersolar esperti spiegano il ruolo sempre più importante delle batterie per i sistemi energetici europei, ma non solo quelle stazionarie: anche i veicoli elettrici saranno necessari per la stabilità della rete.
È la prima settimana dell’anno che il mercato elettrico italiano scende sotto quota 100 €/MWh, allineandosi con altri mercati europei. Questo grazie soprattutto al prezzo del gas: i futures sul gas TTF hanno raggiunto il prezzo di liquidazione più basso dal luglio 2024.
Il mercato italiano fa comunque registrare il record di produzione da fotovoltaico per aprile: il 4 aprile ha registrato 135 GWh di produzione.
I dati Eurelectric mostrano che, a marzo, il fotovoltaico ha rappresentano il 10% del mix elettrico europeo, facendo registrare un record storico a livello continentale. L’aumento del fotovoltaico però non porta a prezzi più bassi rispetto al marzo 2024 a causa dei fattori rialzisti sul lato gas.
Nella settimana del 17 marzo, le medie settimanali sono state inferiori a 85 €/MWh nella maggior parte dei mercati elettrici europei analizzati. Fanno eccezione i mercati britannico e italiano, le cui medie sono state rispettivamente di 107,21 €/MWh e 123,25 €/MWh. Questo nonostante il record di produzione fotovoltaica per un giorno di marzo in Italia. Lo spiega AleaSoft Energy Forecasting.
Il 4° trimestre ha visto il riemergere dei mercati solari nordici, con Finlandia, Svezia e Danimarca che si sono messi in evidenza. Anche i prezzi polacchi hanno registrato un calo significativo, segno che il settore fotovoltaico continua a maturare e a guadagnare slancio in una nazione ancora fortemente dipendente dall’energia del carbone.
Gli scienziati hanno collocato quattro pannelli fotovoltaici in una galleria del vento di 21 metri ed eseguito diversi test relativi agli angoli di inclinazione, all’altezza di montaggio, alla distanza e alla direzione del flusso in entrata. Il team ha scoperto che quando la distanza tra i pannelli supera il doppio dell’altezza del pannello, l’influenza reciproca sulla deposizione di polvere diventa trascurabile.
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