pv magazine Italia ha intervistato Valeria Fiandra, ricercatrice del Laboratorio ENEA Dispositivi innovativi, che ha realizzato uno studio su nuovi materiali per salvaguardare i pannelli fotovoltaici da umidità e raggi ultravioletti. “I materiali polimerici per l’incapsulamento delle celle hanno una funzione determinante per garantire costanza nelle prestazioni, affidabilità e durabilità nel tempo”.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (6 settembre 2024).
Ricercatori della Purdue University hanno studiato l’impatto dei sistemi fotovoltaici tradizionali e dell’agrivoltaico distribuiti nei campi di mais. I ricercatori hanno concluso che l’agrivoltaico potrebbe offrire una strategia valida per ridurre l’attuale compromesso tra produzione di energia, emissioni di gas serra, produzione di cibo e redditività delle aziende agricole.
La cella di 9 cm² è composta da una cella superiore basata su un assorbitore di perovskite e da una cella inferiore con struttura a etero-giunzione (HJT). I risultati migliorano l’efficienza del 28,4% ottenuta da CEA ed Enel per lo stesso tipo di cella a dicembre.
Ricercatori dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università spagnola di Jaén hanno analizzato la redditività del fotovoltaico galleggiante in termini di valore attuale netto, tasso di rendimento interno e LCOE. Hanno incluso nel loro lavoro 25 Paesi europei, tra cui Italia, Germania, Regno Unito e Spagna.
Nel prototipo del modulo presentato dal Fraunhofer CSP, tutti i componenti non direttamente utilizzati per convertire la luce in elettricità sono realizzati con materiali biodegradabili o riciclabili o con materie prime rinnovabili. Il modulo è il risultato del progetto E2 – E-Quadrat, finanziato dal Ministero federale tedesco per gli Affari economici e l’Azione per il clima.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (30 agosto 2024).
I ricercatori hanno condotto uno studio sul campo durante due stagioni, coltivando diversi tipi di ortaggi sotto tre tipi di moduli con trasparenza del 40%, 5% e 0%. Il loro lavoro è il primo esperimento di ricerca replicato che valuta la trasparenza dei moduli in un campo di ortaggi irrigati.
Gli scienziati dell’Università di Camerino, nelle Marche, hanno utilizzato processi idrometallurgici ed elettrochimici per recuperare l’argento puro dalle celle solari a fine vita. La tecnica proposta utilizza anche un metodo noto come elettrodeposizione-sostituzione redox, che secondo quanto riferito aumenta il tasso di recupero dell’argento.
I ricercatori hanno delineato un processo di produzione “scalabile” che, secondo quanto riferito, consente di ottenere un film di diseleniuro di tungsteno con un’efficienza fino al 22,3%. La tecnica proposta potrebbe facilitare la produzione di massa di celle solari multistrato WSe2 ad alta efficienza a basso costo.
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