Dopo essere diventata SPA da Srl, Viridis Energia vende la sua quota di maggioranza a FNM, che così entra nel mercato delle energie rinnovabili con un’operazione da 59,2 milioni di euro.
Le autorità albanesi intendono assegnare 300 MW di capacità solare attraverso un nuovo appalto, con progetti che vanno da 10 MW a 100 MW.
Vegetek ha sviluppato una soluzione di tetto “biosolare” per edifici nuovi ed esistenti. Combina i benefici del verde e dei pannelli solari.
Si prevede che il mercato mondiale delle batterie al grafene crescerà del 31% dal 2023 al 2033, anno in cui dovrebbe raggiungere un valore di 2 miliardi di dollari. pv magazine Italia ha intervistato il team di ricerca di Fact.MR, che ha rivelato i dettagli del suo studio sul mercato delle batterie al grafene.
NIO e LONGi Green Energy Technology hanno stretto un accordo di cooperazione strategica per promuovere l’uso di energia fotovoltaica nelle stazioni di ricarica e di scambio delle batterie. Costruiranno stazioni integrate di accumulo fotovoltaico e collaboreranno anche sul V2G – vehicle to grid – ma anche sulla definizione di standard industriali per la mobilità elettrica.
I ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) dell’Arabia Saudita hanno analizzato le prospettive commerciali delle tecnologie fotovoltaiche tandem perovskite-silicio e hanno scoperto che, per avvicinarle alla maturità del mercato, il loro costo non dovrebbe superare del 30% quello delle controparti in silicio cristallino. La tabella di marcia sottolinea l’importanza di ridurre la degradazione della perovskite e di migliorare la stabilità del prodotto.
Stellantis partecipa come investitore strategico nell’azienda francese Tiamat, che sviluppa e commercializza la tecnologia delle batterie agli ioni di sodio. Si tratta di una chimica che promette di ridurre i costi, aumentare la sostenibilità, migliorare le prestazioni a bassa temperatura e garantire una capacità di ricarica più rapida.
Ricercatori cinesi hanno valutato l’impatto dell’utilizzo fino al 50% del deserto del Sahara per la realizzazione di impianti solari su larga scala e hanno scoperto che questi potrebbero avere un impatto sulla copertura nuvolosa globale a causa delle teleconnessioni atmosferiche disturbate. Questo, a sua volta, avrebbe un impatto sulla stessa produzione di energia solare in Nord Africa, Europa meridionale, Penisola Arabica meridionale, India, Asia settentrionale e persino Australia orientale.
Il portafoglio acquisito dall’italiana ERG comprende due parchi solari fotovoltaici operativi, uno nella Gironda e l’altro nei Pirenei Orientali e un ulteriore progetto solare da 28,8 MW in avanzata fase di costruzione nella regione del Pays de la Loire. Nel pacchetto c’è anche un parco eolico da 24 MW che sta per entrare in esercizio.
Una parte significativa dell’elettricità prodotta dai primi impianti costruiti in Italia dalla francese Noen sarà venduta tramite PPA. Situati in Lombardia e nelle Marche, in aree individuate dal governo italiano, sono stati completati in meno di 24 mesi.
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