Programmare l’uso di elettricità: strumento per cittadini e comunità energetiche

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La società francese Adapt suggerisce, ora per ora, quando la produzione di elettricità ha un maggiore impatto ambientale. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni di gas serra derivanti dall’elettricità, dal calore (attraverso il riscaldamento elettrico) e dal trasporto (attraverso un veicolo elettrico).

Secondo il co-fondatore Adrien de Vriendt, il servizio potrebbe facilitare l’integrazione tecnica ed economica di fonti energetiche distribuite come il solare fotovoltaico nelle reti di distribuzione.

“Per l’industria fotovoltaica in generale, questo strumento potrebbe aumentare i consumi quando c’è una forte produzione per facilitare l’integrazione del solare fotovoltaico nella rete, riducendo così i costi complessivi di gestione di questa fonte di produzione elettrica variabile,” ha detto de Vriendt a pv magazine Italia. 

La società vuole ovviare alla natura variabile delle rinnovabili, usando modelli meteorologici e dati previsionali sul consumo di elettricità, così da suggerire a quando spostare consumi di elettricità per evitare che i combustibili fossili vengano usati per bilanciare la produzione e il consumo di elettricità in momenti di condizioni sfavorevoli per la produzione da fotovoltaico e eolico.

A livello locale, Adapt riporta di poter prevedere quando, ad esempio, la presenza di una nuvola provocherebbe un calo della produzione di energia solare fotovoltaica. Le applicazioni sono diverse: dalla produzione d’idrogeno, alla massimizzazione dell’autoconsumo locale di elettricità da fonti distribuite in aree remote, come l’agrivoltaico in un’area montana e rurale.

“Possiamo avere una previsione dedicata a livello locale prendendo le previsioni di produzione di uno specifico impianto fotovoltaico anche per l’agrivoltaico. Questo servizio potrebbe essere anche utilizzato per pianificare la produzione di idrogeno attraverso l’elettrolisi quando l’elettricità ha minore intensità di carbonio,” dice de Vriendt.

Ancora più rilevante l’utilizzo dello strumento per le comunità energetiche.  “Le comunità energetiche possono utilizzare questo servizio per massimizzare il tasso di autoconsumo del loro progetto, mostrando alle comunità energetiche quando dovrebbero consumare elettricità. Per fornire questo servizio con previsioni personalizzate sul fotovoltaico e sui consumi, chiediamo un compenso di alcune migliaia di euro all’anno,” spiega il co-fondatore di Adapt.

I costi corrispondono al costo marginale del servizio e l’acquisto dei dati di previsione.

A livello globale, la produzione di elettricità e calore rappresenta circa il 25% dell’impronta di carbonio mondiale. Lo strumento può essere utile anche a livello residenziale, per capire quando consumare meno. 

Nel momento di massimo consumo, alle 19:00 in Europa, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili è scarsa, mentre il consumo è molto elevato. Per ridurre la propria impronta di carbonio, gli utenti devono ridurre i propri consumi in questo momento, spiega Adapt. 

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