La crescente domanda di PPA si scontra con limitata disponibilità di progetti ready-to-build

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Dopo mesi di impennate nel corso del 2022, la combinazione del temporaneo rilassamento del mercato del gas con una domanda di energia contenuta è il fattore determinante per l’allentamento dei prezzi dell’elettricità a cui stiamo assistendo da inizio di quest’anno. In un equilibrio di mercato ancora fragile, la scarsità idroelettrica e l’indisponibilità termica rappresentano importanti fattori di rischio, che possono portare a rinnovate tensioni rialziste nei prossimi mesi, spiega Virginia Canazza, partner di MBS Consulting – Cerved.

Il mercato delle energie rinnovabili in Italia è in forte espansione, soprattutto grazie a una market parity consolidata per i nuovi investimenti. La variabilità dei prezzi energetici e l’incertezza dei fondamentali incrementano i rischi per i grandi consumatori e la decarbonizzazione diviene la principale opzione per la diversificazione e l’efficienza degli approvvigionamenti energetici.

“I cosiddetti power puchease agreement (PPA) rappresentano oggi lo strumento di mercato principale per sostenere gli investimenti e permettere ai consumatori di accedere ad un approvvigionamento green e competitivo”, ha detto Canazza a pv magazine Italia.

La durata tipica dei PPA per la bancabilità degli investimenti rinnovabili è di 10-12 anni.

“Data la ancora limitata offerta di progetti rinnovabili ready-to-build a fronte di una crescente domanda, attualmente il mercato dei PPA italiano è un mercato dei venditori: le negoziazioni avvengono a prezzi che seguono i prezzi forward. Tuttavia la liquidità dei mercati forward su orizzonti di lungo periodo è limitata: il pricing di un PPA long term richiede un approccio strutturato che integri le quotazioni forward sugli orizzonti liquidi e la costruzione di scenari di lungo periodo”.

I consumatori devono valutare la possibilità che i prezzi scendano nel lungo periodo per l’effetto cannibalizzazione. “La maggiore quota di rinnovabili implica overgeneration e prezzi inferiori ai costi variabili delle tecnologie fossili”, ha spiegato Canazza.

L’evoluzione del mercato italiano

I contratti PPA sono un’opportunità per i produttori di energia, visto l’attuale pricing tendenzialmente a premio sul LCOE. Tuttavia uno dei rischi di mercato più rilevanti deriva dai prezzi zonali sul lato dell’offerta e il prezzo unico sul lato della domanda. 

“Il produttore deve gestire il rischio di un prezzo zonale in progressiva riduzione nel medio-lungo periodo rispetto ad oggi, soprattutto nelle aree dell’Italia meridionale dove, in base alla distribuzione dei progetti in fase autorizzativa e alla richieste di connessione, saranno maggiormente concentrati gli impianti large-scale”, ha detto la partner di MBS Consulting – Cerved.

Anche in Italia, dice Canazza, le migliori pratiche contrattuali per gestire i rischi di diversa natura fra le controparti si stanno consolidando. “Ci sono strutture PPA tipicamente negoziate e bancabili, ma la definizione finale delle componenti di pricing dipende dalla propensione e disponibilità delle specifiche controparti di rilevare e gestire parte dei rischi”.

Dal 2018 ad oggi risultano contrattualizzati tramite PPA più di 1.2 GW di capacità rinnovabile, con oltre 20 transazioni e 15 diversi off-taker coinvolti. In crescita l’interesse da parte dei consumatori. Il 20% circa degli off-taker ad oggi è costituito da player corporate.

“Lo sviluppo del mercato dei PPA in Italia dipenderà essenzialmente dallo sviluppo dell’offerta rinnovabile a mercato e quindi dall’efficienza delle semplificazioni autorizzative e delle procedure di connessione alle reti”.

Nel 2022 sono stati autorizzati in Italia 3.1 GW, di cui 161 MW di eolico e 3 GW di fotovoltaico. Entro il 2025 sono attesi ulteriori 12 GW (stime MBS) di capacità solare ed eolica. Lo scenario FitFor55 prevede che la capacità aumenterà poi fino a superare i 100 GW nel 203.  Le richieste di connessione alla rete corrispondono a circa 300 GW, circa 3 volte la nuova capacità rinnovabile necessaria per soddisfare gli obiettivi energetici e ambientali.

Il prossimo 17 maggio il mercato italiano dei PPA sarà oggetto dell’iniziativa RE-Source Italy, organizzato da MBS Consulting e dalla RE-Source Platform, in partnership con Italia Solare e ANEV. “L’evento sarà una occasione unica per mettere in contatto acquirenti e fornitori di energia rinnovabile, istituzioni ed esperti di settore, e per approfondire il ruolo chiave dei Renewable PPA nella transizione energetica italiana”.

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