Ghiselli di EF Solare: agrivoltaico può rendere il fotovoltaico socialmente accettabile

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La guerra in Ucraina ha provocato un cambiamento di opinione pubblica nei confronti delle rinnovabili, soprattutto da un punto di vista economico. Questo ha contribuito ad aumentare l’interesse da parte di investitori italiani ed esteri, spiega a pv magazine Italia Andrea Ghiselli, AD di EF Solare, primo operatore in Italia.

“È un momento positivo per il settore. La crisi russa ha aiutato una riflessione sull’indipendenza energetica del Paese. Progressivamente si è iniziato ad associare al fotovoltaico connotati di sicurezza ed economicità che l’opinione pubblica non associava in precedenza alle rinnovabili”, spiega Ghiselli, aggiungendo che le istituzioni stanno cercando di semplificare i processi autorizzativi e sviluppare le reti.

Secondo EF Solare, un elemento fondamentale è trovare il supporto della popolazione locale. Il focus sull’agrivoltaico in Italia risponde proprio a questa esigenza.

“È tornato alla ribalta anche una discussione sull’impatto sui territori. Sta crescendo il discorso sull’agrivoltaico anche per questo: si deve capire come migliorare l’integrazione del fotovoltaico con i territori, assicurandone una maggiore accettazione”.

EF Solare considera l’elevazione un elemento importante d’integrazione dell’agrivoltaico perché permette di lavorare su due piani paralleli: produzione di energia sopra, produzione agricola sotto. 

Importanza di norme chiare: “manca fare gli ultimi 40-50 metri”

Ghiselli conferma poi l’importanza dei decreti attuativi, che danno la certezza normativa, completando le discussioni in corso sull’agrivoltaico. Le linee guida sull’agrivoltaico e i documenti tecnici rappresentano, per Ghiselli, uno spazio di discussione per gli operatori.

“Manca fare gli ultimi 40-50 metri per completare il quadro normativo che vede già importanti documenti pubblicati, come le Linee Guida sull’agrovoltaico. Manca veramente poco. Dopo tanti sforzi del Governo, completare il disegno complessivo aiuta a fornire chiare linee di indirizzo, fornendo quindi un supporto alle regioni che, in presenza di un gap normativo, legiferano sulla materia”.

Ghiselli parla anche della necessità di un Testo Unico per le rinnovabili, così che le regole confluiscano in un testo organico, soprattutto nell’ottica degli obiettivi al 2030 che richiedono di quadruplicare le installazioni. “Ci sono già ottime basi.” In altre parole, manca ora solo la formalizzazione di decisioni politiche più o meno già prese.

A livello normativo, EF Solare considera che la definizione delle aree idonee è uno dei tasselli mancanti più importanti.

“Un altro elemento a nostro avviso determinate per lo sviluppo delle rinnovabili sono le connessioni, che sono soggette a iter autorizzativi simili. La disponibilità di connessioni è fondamentale sia per i nuovi impianti sia per gli impianti esistenti. Infatti in questi ultimi possono essere fatti interventi di repowering senza consumo incrementale di suolo”. In questo caso EF Solare riporta capacità aggiuntiva in un range variabile, che a seconda del caso specifico, può attestarsi tra il 20 e il 50%.

Progetti agrivoltaici e mondo agricolo

Il primo operatore fotovoltaico in Italia farà parte delle diciotto istituzioni del consorzio internazionale coordinato dall’Eurac Research che fanno parte del progetto di ricerca europeo sull’agrivoltaico Symbiosyst, selezionato e finanziato da Horizon Europe.

La ricerca verrà fatta, nei prossimi quattro anni, confrontando i risultati di quattro progetti in tre applicazioni e contesti diversi. Il primo sarà un impianto sopraelevato a Bolzano in un’area con “grande interesse produttivo delle mele”.

“Una seconda applicazione oggetto di studio sarà una configurazione simile in Spagna, ma in un’area ad altissimo irraggiamento e coltivazione ad ortaggi. Una terza applicazione sarà in Olanda con una doppia sperimentazione in serre fotovoltaiche, operando in un caso preventivamente un revamping dell’impianto esistente. Data la nostra vocazione industriale saremo i coordinatori delle attività operative ed i realizzatori del progetto italiano.”

EF Solare crede nel progetto e si aspetta che, tra quattro anni, Symbiosyst porterà delle soluzioni incrementali da mettere a disposizione a tutta l’industria agricola ed energetica europea.

Secondo Ghiselli, il bando Agrisolare non sarà invece un aiuto di diretto interesse per EF Solare, perché focalizzato su investimenti più piccoli di responsabilità degli agricoltori. Risulta però molto utile perché crea un ponte tra gli agricoltori e il mondo dell’energia che consentirà ulteriori collaborazioni nei prossimi mesi e anni.

“A nostro avviso il Bando Agrisolare è e sarà importante per il mondo agricolo in quanto è rivolto prevalentemente agli operatori del settore primario, anche per le dimensione degli impianti. Nella nostra prospettiva, ovvero quella di operatori che si occupano di impianti di grandi dimensioni, il valore dell’agrisolare sta principalmente nella costruzione di un ponte tra modo dell’agricoltura e quello dell’energia che consentirà ulteriori collaborazioni nel prossimo futuro”.

Ghiselli riferisce che il mondo agricolo è molto ricettivo, aperto all’agricoltura digitale e all’agricoltura di precisione. “Secondo me gli imprenditori agricoli comprenderanno sempre di più l’importanza del fotovoltaico. Molte delle resistenze sono dovute alle incapacità da parte nostra di spiegare i vantaggi del fotovoltaico”.

L’idea è che il fotovoltaico genera opportunità di reddito al mondo agricolo, favorendo poi la lavorazione dei prodotti agricoli, ma anche l’aumento delle attività e degli investimenti possibili.

“Se l’azienda agricola inizia ad avere scala e massa, si aprono diverse porte. Alcuni flussi dal fotovoltaico, ragionevolmente certi, possono essere reinvestiti in altre attività collaterali per generare opportunità che rimangano poi sul territorio.”

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